L’A.S.D. Club Sportivo Urania, che compie quest’anno 95 anni è un sodalizio sportivo, che conta circa 350 iscritti, affiliato alla FIC (Federazione Italiana Canottaggio), alla FICSF (Federazione Italiana Canottaggio Sedile Fisso) ed alla FIPSAS (Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subaquee), che ha per obiettivo la promozione degli sport di cui sopra. Questa è la descrizione del nostro Club, ma chi conosce la nostra realtà, sa che è molto di più!
In un periodo difficile come quello che la popolazione mondiale sta vivendo, il Club, non senza difficoltà, ha dato la possibilità ai giovani (e meno giovani) sportivi ed appassionati, di utilizzare le sedi sociali in sicurezza, di allenarsi e di trovare un obiettivo, in un momento nel quale noia e sconforto avrebbero potuto facilmente avere la meglio, soprattutto tra i più giovani. L’impegno giornaliero di dirigenti ed allenatori, tutti volontari, ha reso possibile l’utilizzo delle strutture sportive ed i nostri ragazzi hanno risposto in maniera entusiasta e quasi commovente, portando per il settimo anno consecutivo l’Urania a vincere la Classifica Nazionale 2020 per Società FICSF! La perseveranza, unita alla consapevolezza del momento particolarmente difficile, ha fatto sì che gli atleti potessero trovare nello sport quel momento di svago e divertimento, ma nello stesso tempo di impegno, che ha messo in evidenza come i nostri giovani siano stati i “veri eroi” di questa difficile avventura. Anche nella pesca sportiva, storica attività del sodalizio, l’Urania è presente in tutte le competizioni che contano e quest’anno porterà alcuni equipaggi ai Campionati Italiani di Bolentino che si svolgeranno nelle acque di Genova.
Quanto sopra è ancora più rimarchevole se si considera che alla fine del 2018 il C.S. Urania è stato vittima di importanti danneggiamenti e di ingenti perdite di materiali ed attrezzature, indispensabili all’attività remiera, a causa dell’intensa mareggiata che ha colpito la costa Genovese; solo la tenacia e la perseveranza di dirigenti, allenatori, soci e genitori degli atleti ha permesso al sodalizio di riprendere l’attività, seppur con enormi difficoltà organizzative e strutturali, ma in tempi rapidissimi, in modo che le attività non subissero uno stop troppo lungo ed in modo da tenere alta l’attenzione dei ragazzi sugli obiettivi (tra cui comunque primeggia il divertimento).
Lentamente, con le nostre sole forze e con qualche aiuto privato, si sta ancora cercando di tornare alla normalità e non è finita! Il Club ha ambiziosi progetti per il futuro, che lo vedono impegnato già da ora per la prossima ripartenza, con un progetto di ampliamento che prevede importanti lavori di adeguamento per rendere la struttura adibita a palestra accessibile anche a portatori di Handicap, ottimizzando gli spazi, sistemando e consolidando le infrastrutture colpite dalla mareggiata, anche con l’obiettivo della continuità del rapporto consolidato con le strutture scolastiche del territorio; naturalmente quanto sopra sarà autofinanziato, come sempre, visto che la Pubblica Amministrazione ha recentemente comunicato che per quanto accaduto nel 2018 non sono stati approvati finanziamenti o risarcimenti di sorta per le società sportive.
Essere dirigenti di una società così è semplice ed in effetti adesso il meccanismo è ben oliato e funziona a meraviglia, ma il segreto credo sia di non adagiarsi sugli allori dei risultati conseguiti, ma spronarsi per spronare i nostri atleti a fare sempre del proprio meglio, convincersi che quanto fatto fin ora, non sia che una parte di quello che potremmo riuscire a sviluppare e per questo, dobbiamo fare in modo che nei nostri ragazzi cresca quella passione e quell’attaccamento che in passato ha mosso gli attuali dirigenti.
Al giorno d’oggi, con gli stimoli esterni che ciascun giovane ha a disposizione, non è semplice generare interesse in uno sport come il canottaggio, che richiede particolare tenacia e perseveranza prima ancora che forza e resistenza o ancor peggio alla pesca sportiva, nella quale occorre allenare doti come la pazienza e l’arte dell’imparare dai più bravi. Ecco, noi dobbiamo fare in modo che i ragazzi che intraprendono questi percorsi sportivi trovino in quello che fanno, uno stimolo più forte di quelli che potrebbero facilmente trovare in attività meno impegnative.
E poi fare gruppo….ecco quella che crediamo sia l’arma in più che consente ai ragazzi di trascinare ed essere trascinati; questo accade durante gli allenamenti, nelle competizioni, ma soprattutto, nei rapporti che ciascuno di loro ha con il prossimo nella vita di tutti i giorni. Più di una volta mi sono trovato a constatare come un momento di difficoltà momentanea di qualcuno dei nostri ragazzi, venisse automaticamente gestita dal gruppo come una sfida collettiva, dalla quale uscire tutti insieme, con incitamenti e rassicurazioni, nel vissuto giornaliero, come nella competizione; da padre, credo che non esista scuola migliore di quella che ti insegna la “sana competizione”; fare del tuo meglio per vincere lealmente, facendo il possibile per mettere in condizioni il tuo antagonista di fare altrettanto e questo è quello che succede al C.S. Urania!