Entella A.C.

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Un anno di rinascita, tra sogni, vittorie e il ritrovato affetto della città.
L’emozione per un gol, l’urlo di un Comunale nuovamente gremito, l’attesa per una partita importante e la forza di un gruppo unito che, partita dopo partita, ha saputo riconquistare una città. Sono queste le immagini principali di una stagione che, per l’Entella, ha avuto fin da subito il sapore della rinascita.
Ripartire dopo una retrocessione dolorosissima, arrivata nel surreale clima degli stadi a porte chiuse. Era questo il dictat della società biancoceleste, tornare a far battere il cuore della gente, ricostruendo un gruppo in grado di vincere partite, ma soprattutto, di far riavvicinare una città scossa e ferita. Gennaro Volpe, capitano prima e allenatore poi, insieme al suo staff ha ricaricato l’ambiente, puntando sul lavoro, la dedizione, il sacrificio e lo spirito d’appartenenza. A Chiavari sono arrivati giocatori affamati e motivati che si sono saputi integrare al meglio con lo zoccolo duro biancoceleste. In tutto questo sono stati inseriti numerosi giovani di valore, a testimonianza del lavoro svolto dal settore giovanile.
Dopo un avvio fatto di alti e bassi, dal mese di novembre la squadra ha alzato i giri del motore, trovando 7 vittorie, due pareggi e appena una sconfitta nelle ultime 10 partite prima della sosta per le festività di Natale. Nel girone di ritorno i biancocelesti, al Comunale, sono stati semplicemente devastanti: otto vittorie consecutive tra le mura amiche, record storico del Club tra i professionisti, un fattore assoluto per la rincorsa ai play off.
I gol di Silvio Merkaj, Magrassi, Schenetti e Lescano, le geometrie di Paolucci, i polmoni di Karic, la crescita di Sadiki e le parate di Borra, sono state solo alcune delle frecce nell’arco di mister Volpe, frecce che sono valse un quarto posto in classifica.

PLAY OFF
Capitolo a parte lo meritano i play off. 17 giorni vissuti a 2000, tra sogni, paure, speranze e tanto, tantissimo amore. Superato il turno casalingo con L’Olbia, sono state le due sfide degli ottavi contro il Foggia quelle più belle ed emozionanti della post season. Dopo la sconfitta di misura maturata allo Zaccheria, l’Entella, a Chiavari, ha saputo ribaltare il risultato vincendo due a uno davanti a una splendida cornice di pubblico. I biancocelesti, in 10 per oltre mezzora, hanno vinto la partita con un gol di Capello sotto una magnifica gradinata Sud. Ai quarti di finale, poi, è arrivata la sfida con il Palermo. Una squadra storica, blasonata, piena di fascino e prestigio. Sono stati questi i giorni più caldi dell’anno nel tigullio. Nelle strade, nei bar, tutti sono tornati a parlare di Entella. Una passione travolgente, tornata finalmente tangibile. La squadra, in campo, ha dato tutto. Ne sono uscite due partite combattute, tese ed equilibrate. La vittoria dei rosanero al Comunale 2-1, il ritorno al Barbera davanti a 35mila spettatori, con il doppio vantaggio dei ragazzi di Volpe, vanificato dalla rimonta del Palermo nel finale. Sensazioni magiche. Un misto di rammarico e orgoglio, un nuovo punto di partenza per costruire il futuro. L’Entella è tornata a ruggire, spinta dal calore di una città e fin dal giorno dopo l’eliminazione dai play off, è al lavoro per costruire la squadra per la prossima stagione.

UNDER 16 CAMPIONI D’ITALIA
Grande gioia per il presidente Gozzi al termine della stagione 2021-2022.
“Il quarto scudetto della mia presidenza conquistato a Tolentino dai nostri Under 16 testimonia ancora una volta come il settore giovanile dell’Entella sia tra i più competitivi anche a livello nazionale. Voglio abbracciare con affetto e stima mister Andrea Scotto che aveva già conquistato il tricolore con la Berretti, tecnico preparato e persona perbene da sempre pilastro del nostro settore giovanile, tutto il suo staff e ogni singolo giocatore capace di realizzare questa grande impresa senza perdere mai una gara in tutta la stagione. In questi anni con il responsabile Manuel Montali abbiamo costruito un modello apprezzato da tutta Italia”.