Nello scorso campionato la vittoria a Marassi del Cittadella portò all’esonero di Blessin sulla panchina del Genoa. La formazione veneta ha sbancato Marassi anche contro la Sampdoria ma il problema è che per i blucerchiati questa è la terza sconfitta in altrettante uscite davanti al pubblico amico. Non sappiamo quali saranno le scelte di una dirigenza che dopo cinque giornate vede la Samp sul fondo della graduatoria, le responsabilità sono sicuramente di un allenatore che non ha ancora saputo dare un’identità ad un gruppo che non è una squadra ma dove ognuno sembra giocare per sé stesso ma tante colpe sono anche dello staff tecnico, che ha assemblato una rosa, pur tra mille difficoltà, in cui mancano calciatori con certe caratteristiche, che nella serie cadetta fanno la differenza.
E così il Cittadella disposto sapientemente da Gorini ha vinto con pieno merito in un match in cui la Samp, rispetto alle precedenti sconfitte contro Pisa e Venezia, ha fatto almeno due passi indietro, senza riuscire a capitalizzare una prima frazione in cui i veneti erano stati per almeno mezz’ora padroni della partita, costruendo tre palle gol ed eppure alla sosta di metà gara la Samp era avanti grazie all’unico guizzo di La Gumina ed al primo tiro in porta.
Dopo quaranta secondi il solito reiterato giro palla difensivo portava al rinvio sciagurato di Stankovic sui piedi di Pittarello , con il portiere che rimediava all’errore tuffandosi sulla destra e mandando in corner ma i veneti con un pressing costante erano padroni della gara, Tessiore ex prodotto del vivaio doriano calciava sul fondo dal limite, Pittarello si beveva il troppo morbido Ghilardi ed impegnava Stankovic ed al 21’ un rinvio maldestro tra Murru e Giordano depositava la sfera sui piedi di Vita che da una dozzina di metri concludeva centrale una nitida palla gol.
Un centrocampo lentissimo ed inadeguato per la cadetteria, dove mancano uomini dinamici e di passo, con Ricci lontanissimo da una condizione accettabile, Verre tanto fumo e poco arrosto ed il nuovo arrivato Kasami che vaga senza costrutto, un attacco dove il solo Pedrola appare in grado di infiammare quando la palla arriva dalle sue parti e dove Borini e La Gumina non la prendono mai. Un bello spunto di Pedrola ed un destro dal limite a lato di De Paoli tra il 34’ ed il 35’ sono i primi squilli dei padroni di casa che a due minuti dall’intervallo trovano la rete. Da sinistra Verre manda nel cuore dell’area dove La Gumina fa l’unica cosa pregevole del suo ennesimo match insufficiente, si libera con uno stop a seguire di Frare ed infila Kastrati.
Ci si augura che questo sia un gol per ridare fiducia ad una squadra in confusione ma l’illusione dura lo spazio di quattro minuti, quelli sufficienti al “Citta” per raggiungere il meritato pari: Carissoni, entrato per Giraudo, non ha opposizione e da sinistra mette teso in mezzo per Magrassi, che all’altezza dell’area piccola brucia Giordano e fa 1-1: rete dell’ex per un ragazzo che passò in maglia blucerchiata una decina di anni fa senza mai indossarla in partite ufficiali.
Pirlo manda in campo Girelli per Kasami ed al 14’ solo una prodezza di Stankovic, che respinge una battuta al volo di Pavan da dentro l’area, nega quel raddoppio che per gli ospiti arriva al 21’, quando Pittarello sfugge ad un impalpabile Ricci e conquista il fondo con un tiro cross che Murru libera davanti alla porta e sulla sfera che schizza al limite Branca impatta al volo e di sinistro incastra la sfera nell’angolo basso sinistro della porta doriana.

Fabio Depaoli-Andrea Magrassi-Nicola Murru-Filippo Maria Pittarello
Solo da uno spunto individuale di Pedrola arriva la possibilità del pari ma al 26’ il destro dello spagnolo dal limite impatta sul palo sinistro di Kastrati vanamente proteso in tuffo, entrano Vieira, Delle Monache e Barreca per Ricci, La Gumina e Giordano, con Borini che va a fare il centravanti e poco dopo Stojanovic rileva De Paoli che giocava con i soliti problemi alla spalla. Ma i cambi non sortiscono nessun effetto, forse Yepes avrebbe potuto regalare una velocità ad un reparto che continua a non costruire nulla e gli ospiti arrivano alla segnalazione dei sei minuti di recupero senza andare mai in affanno contro una squadra sempre in ritardo sulle seconde palle, svuotata sia fisicamente che mentalmente, dove sembra clamorosamente latitare lo spirito di gruppo. Emblematica una scena colta a pochi minuti dal termine, con il gioco fermo: Girelli che chiede alla panchina un po’ d’acqua che gli viene lanciata, la rifiuta e indica la bottiglietta con il liquido giallo per dissetarsi, in una fase della partita in cui si dovrebbe essere solo concentrati per ottenere la rete del pareggio…. Quel Girelli che pochi minuti prima aveva sciupato una ripartenza in superiorità numerica andandosi ad incartare centralmente invece di allargare verso i compagni che si erano smarcati ….
Neanche i sei minuti di recupero poi portati a sette riescono ad evitare l’ennesima sconfitta per una squadra che dal maggio 2022, quando superò la Fiorentina, ha vinto solo una partita contro il Verona a marzo davanti alla sua gente: Borini fa il solletico a Kastrati con un colpo di tacco su punizione da destra di Pedrola ed all’ultimo respiro il Cittadella si fa trovare colpevolmente sbilanciato, Pedrola imbecca Borini che si vede ribattere la conclusione da Kastrati in uscita , Stojanovic mette in mezzo dove né Pedrola né Delle Monache riescono nella deviazione vincente e si chiude con una sonora e giusta fischiata da parte della Sud, esasperata dopo novanta minuti di incessante sostegno.
Sconfitta grave e pesante anche perché meritata contro un Cittadella che Gorini ha messo in campo con grande disciplina e senso tattico, quelle qualità che sono fondamentali nel gioco del calcio e sono totalmente assenti nell’undici di Pirlo che continua a perseverare con il suo 4-3-3, anche in assenza di interpreti adatti: ad esempio in distinta tra i panchinari non c’era neanche una punta di ruolo, ci sono assenze importanti come Benedetti ed Esposito però forse sarebbe il caso di modificare il modulo di gioco . Stankovic è stato l’unico a salvarsi nell’ennesima serata triste per i tifosi blucerchiati e quando il portiere è il migliore in campo non è mai una bella notizia, tanto più quando esci sconfitto. Quelli che per esperienza e spessore tecnico, parliamo di Ricci, Verre e Borini, dovrebbero con l’esempio trascinare i più giovani sono risultati tra i più negativi, in avanti gli unici lampi arrivano da Pedrola e quando Pirlo dice che forse la pressione dello stadio potrebbe influire sulla squadra che si porta scorie del passato non ci trova d’accordo, considerato che il solo Murru è reduce dalla retrocessione in una squadra totalmente cambiata.

Gol Cittadella (1-1): delusione Fabio Borini-Simone Giordano-Valerio Verre
Bisogna urgentemente cambiare rotta, entrare nella mentalità di un campionato cadetto dove continuando a giocare in questo modo ci si ritroverà a lottare per evitare una seconda retrocessione: è il momento di mettere da parte discorsi sul futuro, concentrarsi sul presente ed arginare una crisi di risultati, di gioco e di mentalità che appare inarrestabile. E domenica si viaggia in casa del Parma capolista.
SAMPDORIA-CITTADELLA 1-2 Serie B 2023-24
Reti: p.t. 43’ La Gumina s.t. 4’ Magrassi 21’ Branca
SAMPDORIA (4-3-3): Stankovic 6,5- De Paoli 6 Ghilardi 5 Murru 5,5 Giordano 5 (27’ s.t. Barreca 5) – Kasami 5 (11’ s.t. Girelli 5) Ricci 4,5 (27’ s.t. Vieira 5) Verre 4,5 – Pedrola 6 La Gumina 5,5 (27’ s.t. Delle Monache 5) Borini 4,5 All: Pirlo 5
CITTADELLA (4-3-1-2): Kastrati 6 – Salvi 6 Pavan 6,5 Frare 6 Giraudo 5,5 (1’ s.t. Carissoni 7) – Vita 6,5 Branca 7 (35’ s.t. Danzi n.c.) Amatucci 6 (16’ s.t. Mastrantonio 6) – Tessiore 6,5 – Magrassi 6,5 (16’ s.t. Pandolfi 6) Pittarello 7 (27’ s.t. Maistrello 6) All: Gorini 7
Arbitro: Gualtieri di Asti 6,5
Note: serata caldo umida, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Ricci, La Gumina, Murru (S) Giraudo, Vita, Carissoni (C). Calci d’angolo 4-2 per il Cittadella.
Recupero: 1 + 6 minuti. Spettatori 21294 per un incasso di Euro 261026.
MARCO FERRERA