Uno strano venerdì, in cui può succedere di tutto. Alle 15 è prevista, in prima convocazione, l’assemblea degli azionisti della Sampdoria e nel tardo pomeriggio la parte più impegnata della tifoseria blucerchiata si ritroverà a Corte Lambruschini, proprio sotto la sede del club, per la simbolica partenza del corteo verso lo stadio all’insegna della protesta e della speranza.
La gara con il Sassuolo, epilogo casalingo stagionale, programmato dalla Lega ad un orario assurdo, è il classico evento che interessa soltanto ai fedelissimi della palla che rotola: una fetta esigua del popolo blucerchiato, impegnato in ben altre considerazioni.
Dentro il catino di Marassi il malcontento la farà da protagonista. I pedatori già retrocessi si beccheranno l’ultima razione di striscioni avversi e di insulti da una tifoseria legittimamente esasperata, che tuttavia un distinguo lo farà, obbligatoriamente: per l’indomito Fabio Quagliarella, che nei giorni scorsi ha pubblicamente esaltato la gente doriana, additandola ad esempio preclaro di fedeltà alla causa e di amore profondo. A 40 anni suonati, il capitano è ancora il migliore della combriccola e, pur considerando le sue qualità eccezionali, non è affatto un quadro confortante. L’eterno ragazzo partirà tra i titolari e probabilmente sarà avvicendato in anticipo, così da fargli ricevere il tributo personalizzato dei suoi ammiratissimi fans e al fischio finale incasserà un’altra cospicua razione di strameritati applausi. Poi, che si tratti realmente del suo homenaje, è tutto da verificare, poiché la passione che lo sospinge potrebbe indirizzarlo verso un’altra annata con la maglia più amata addosso e gli scarpini ai piedi.
Attorno a lui, solo macerie e gelo, quali che siano i compagni prescelti per l’arrivederci casalingo alla massima serie. Esclusi Cuisance, Lammers (entrambi acciaccati) e Montevago (impegnato in azzurro), Stankovic avrà tutti i suoi califfi a disposizione. Probabile che si affidi si soliti noti, con Amione rilievo dello squalificato Gunter in retroguardia e la solita coppia Quaglia-Gabbiadini in avanti. Solo nel reparto centrale resta in vita qualche incertezza, legata a Djuricic (privo però di sostituti potabili) e ai baby Paolini e Malagrida, che i supporters doriani ambirebbero vedere all’opera come segnale di speranza in prospettiva della prossima serie B.
Il Sassuolo arriverà a Genova senza alcuna velleità di classifica: da tempo è salvo ma anche distaccato dalla zona Europa. Il suo calcio sbarazzino e propositivo, però, è una garanzia di spettacolo gradevole. Mancherà l’appiedato Tressoldi e Berardi, non al meglio. resterà in dubbio sino alla fine. La sola speranza è che neroverdi e doriani regalino 90 minuti divertenti.
Inaspettata e bella, la nuova Sampdoria batte il Sassuolo a domicilio
L’altra partita che vede coinvolta la Sampdoria è ben più delicata. Si vivono ore frenetiche, a caccia di denaro e soprattutto di avalli. Improbabile che dall’assemblea in prima convocazione scaturisca la fumata bianca, ma parecchie notazioni potrebbero uscire allo scoperto ancor prima dell’eventuale riunione di lunedì, giorno di vigilia rispetto alle scadenze da onorare tassativamente, per non incorrere in una penalizzazione proiettata sul prossimo campionato.
Gli eventuali punti di handicap, tuttavia, appaiono l’ultimo dei problemi. Si deve salvare la ghirba ed è lecito pensare che la presenza di due ferratissimi concorrenti assicuri la continuità d’impresa e scongiuri il peggio.
Il duello tra Barnaba e Radrizzani, a suon di rilanci, è serratissimo ed incerto, con il Tribunale, attento spettatore, che appare pronto ad intervenire con l’attesissima omologa. Le decisioni dei creditori e dell’attuale proprietà rappresentano però incognite e potenziali ostacoli. Dunque, cielo abbastanza sereno, ma con qualche nuvola da spazzar via in fretta. Non resta che contare le ore e affidarsi al destino.
PIERLUIGI GAMBINO