Il Genoa batte l’Ascoli 2-1, conquista la promozione ed esplode la festa

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Serie A conquistata. Obiettivo raggiunto. Only 1 Year Mission Accomplished. Il Genoa batte l’Ascoli 2-1, conquista la promozione ed esplode la festa, prima sul campo del Ferraris, dove numerosi manipoli entrano sul campo di gioco a partita ampliamente terminata, e poi per le vie di Genova sino a “Deffe”, dove il carosello menzionato pure nell’Inno precede il corteo della squadra sul pullman aperto. Un tripudio. Il là alle celebrazioni lo da il pareggio di Dia del Modena, ex Entella, dal dischetto, nella partita interna contro la rivale Bari, al 34′ del 2° tempo. Riecheggia allora un boato per tutto lo Stadio: con questi risultati, il Genoa vincente per 2-1 e i pugliesi neutralizzati in Emilia, sarebbe Serie A. E ne riecheggia un altro due minuti dopo il termine della gara: Modena-Bari 1-1. La festa può definitivamente iniziare (con qualche inevitabile presa in giro ai rivali della Samp, tra cori e striscioni).

Il giubileo era nell’aria, preannunciato dalla situazione di classifica, e la spettacolare coreografia della Nord, in bella mostra in uno Stadio strapieno in ogni ordine di posto, con oltre 32 mila presenze registrate, si rifà proprio ai felici auspici: Numero 12, dodicesimo uomo in campo, “Conquistala con Noi”. Accompagnati dalla sempre più popolare “Guasto d’Amore” di Bresh, l’Inno e altre canzoni tipiche del rimario rossoblù.

Gila, ovvero il suo vice Caridi per inopinata squalifica, conferma il consueto 3-5-2 con Frendrup sulla fascia sinistra e Sabelli sulla destra. Nella bolgia di Marassi il Genoa tenta un’incursione già al primo minuto con Sturaro, poi nel primo quarto d’ora cerca di imporre il suo gioco e al 16′ trova il gol con Bani: angolo, Sturaro impatta di testa sotto la traversa, il pallone rimbalza davanti al difensore che è lesto a insaccare.

Appena due minuti dopo Strootman va vicino al raddoppio con una sventagliata da fuori area, e al 31′ è bravissimo Leali a opporsi all’olandese, al termine di un’azione travolgente: cross di Sabelli, appoggio di Frendrup per il compagno che da pochissimi passi tira sul difensore. Poco dopo da Modena arriva la notizia dello 0-1 del Bari. Al 39′ è bravo Gondo a rovesciare da dentro l’area quasi dal nulla e a centrare il palo da posizione angolata, nell’unica azione pericolosa di un Ascoli ostinato ma incapace di opporsi efficacemente alla solidità dei rossoblù.

A inizio ripresa sostanzialmente un’occasione per parte, con Guðmundsson che manda a lato mentre in capo a 5 minuti la retroguardia rossoblù si ritrova a respingere una serie di tiri in rapida successione, uno più pericoloso dell’altro, ma su nessuno dei quali deve infine toccare Martinez. Al 63′ il Genoa sembra chiuderla: punizone di Strootman dalla destra, deviazione-sponda di Dragusin su cui il bianconero Bellusci non riesce a intervenire in pieno, sopraggiunge Badelj che insacca di prepotenza sotto la Nord. Al 65′ il Genoa ha l’effettiva occasione di chiudere tutti i conti, con Sabelli che ruba un pallone e viene fermato fallosamente in area da Leali in uscita. Coda però sbaglia il penalty calciato alla sua sinistra, parato da Leali, che è superlativo sul conseguente tap-in, sempre su Coda.

E al 68′ la riaprono i marchigiani, subito dopo l’errore dal dischetto: lancio lungo e rapido sulla fascia destra per Collocolo, cross, dall’altra parte Marsura. Sembra che il Genoa stia per buttare via tutto anche perché già al 71′ deve allungare in corner con un difficile disimpegno un insidiosissimo tiro-cross in pallonetto di Caligara.

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Poi però non accade più nulla a parte il gol del Bari che rende gli ultimi 10 minuti frenetici e surreali. Al 95’Leali conferma la sua ottima giornata murando il subentrato Ekuban, ancora un tiro-cross basso di marca Marchigiana e poi…triplice fischio a Genova, poi a Modena, poi cori di felicità e caroselli che sono tanti inni alla felicità. Serie A conquistata. Obiettivo raggiunto. Only 1 Year Mission Accomplished.

Una Tifosa del Genoa orgogliosa e felice sulla Panchina di Gilardino

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