Sampdoria, a Lecce un pareggio inutile

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Il calcio è davvero uno sport strano. Mentre in altre discipline la sostanza premia il più forte, o chi ha giocato meglio, finendo per raccontare una storia, nel mondo pallonaro a volte basta una disattenzione, un po’ di fortuna, una decisione arbitrale, e l’esito finisce per premiare chi meno lo merita, dando più spazio all’episodio che alla vicenda.

Lecce-Sampdoria potrebbe riassumersi qui, in queste poche righe: la formazione blucerchiata, ancora evidentemente scossa dalla terribile mazzata del Sabato Santo contro la Cremonese, gioca la peggior partita di un “post Mondiali” in cui aveva raccolto obiettivamente molto meno di quanto meritato sul campo, e lucra un punticino sul campo del Lecce, inguaiandolo ancor di più in classifica senza peraltro trarne beneficio.

Nelle scelte iniziali Baroni propone Oudin come mezzala insieme a Blin e vicino all’ottimo Hjulmand, preferendo Ceesay a Colombo al centro dell’attacco. Stankovic torna alla difesa a tre e alle due punte, con Zanoli sulla linea dei difensori a fianco di Nuytinck e Amione, riproponendo Lammers in coppia con Gabbiadini in avanti.

L’inizio dei padroni di casa è arrembante. Già al 2’ un corner regalato porta alla conclusione Umtiti che di testa mette fuori di poco. Il Lecce pressa alto e costringe i biancocerchiati all’errore in uscita: al 7’ Augello rimette male e Oudin, mancino, con il destro non trova la porta.

Serie A 2022/23 | Lecce-Sampdoria
FedFonte: UC Sampdoria.iterico Di Francesco-Harry Billy Winks

Attorno al 10’ la Sampdoria prova a farsi vedere per la prima volta. Djuricic fa una delle poche cose positive della sua gara, forse l’unica, e serve Lammers in area, anticipato in angolo da Umtiti.

Winks soffre più di altri la pressione e non riesce ad essere lucido come in altre circostanze. Al 14’ Di Francesco prova la girata ai sedici metri ma con il sinistro manda alto.

Al 17’ grande occasione per la squadra di casa. Va via Gallo da sinistra approfittando di una scivolata di Zanoli, la palla danza nell’area piccola dove per quattro volte gli attaccanti di casa provano la conclusione, sull’ultima delle quali Oudin mette sul fondo da pochi passi.

Al 20’ una bella azione in velocità dei giallorossi porta Ceesay all’assist per Blin, che svirgola malamente il pallone da buona posizione. Pochi minuti più tardi Strefezza pesca in profondità Di Francesco, anticipato in uscita bassa da Ravaglia. Il portiere blucerchiato si ripete al 28’, deviando in angolo un colpo di testa di Ceesay.

Ma l’attaccante di casa si rifà appena oltre la mezz’ora: gira di testa un pallone lungo per Strefezza, superando Nuytinck – che non lo tiene mai – e ottenendo la palla di ritorno, su cui la retroguardia doriana è lenta e fuori posizione. Controllo in area e sinistro a battere Ravaglia, che tocca ma non può evitare la rete del meritato vantaggio salentino.

Di fatto non c’è reazione doriana, e prima dell’intervallo c’è ancora tempo per un cross di Gendrey su cui Ceesay mette fuori, per un doppio tiro dei due interni di casa che vengono contrati dall’affannosa difesa biancocerchiata e per un contropiede in superiorità numerica su cui Gallo sgorbia di sinistro, solo davanti a Ravaglia, l’assist dell’ottimo Ceesay.

Primo tempo dominato in lungo e in largo dalla squadra di casa, che però ha il demerito di non aver chiuso anzitempo la gara. Sampdoria timida e frastornata, con troppi elementi non pervenuti e nella testa e nelle gambe le scorie della pesante sconfitta interna contro la Cremonese.

Stankovic dimostra di non essere cieco, e all’intervallo ne cambia ben quattro, e solo perché di più non potrebbe: fuori Zanoli, Nuytinck, Djuricic e Lammers, e dentro Murillo, Cuisance, Sabiri e Jese.

La seconda frazione è decisamente più equilibrata. Salgono di tono Winks e Augello, non è malvagio l’impatto di Sabiri, e la squadra di Stankovic sembra per lo meno concedere poco ai padroni di casa, che commettono peraltro l’errore di abbassarsi eccessivamente, sebbene la prima opportunità della ripresa sia ancora di marca salentina: è Strefezza a calciare dal limite mandando fuori bersaglio.

Un’interessante punizione di Sabiri viene deviata dalla barriera in corner: è il 56’, e da parte Sampdoria c’è equilibrio ma non vera pressione. Tanto è vero che non si crea e non si tira in porta. Ancora Sabiri su punizione centra in faccia Blin al 66’, e sull’azione successiva il marocchino rimedia un giallo pesante: diffidato, salterà la gara contro lo Spezia.

Al 72’ Strefezza pesca Di Francesco che costringe Ravaglia in angolo, e alla mezz’ora la Sampdoria, fulmine a ciel sereno, pareggia. Jese inizia l’azione, gliela rifinisce Gabbiadini e lo spagnolo, da posizione defilata, supera Falcone – talvolta incerto – con uno scavetto che riporta i biancocerchiati sopra la linea di galleggiamento.

Subito dopo Stankovic inserisce Quagliarella per un Gabbiadini in ripresa ma in debito di ossigeno, mentre la squadra di casa impiega qualche minuto per riprendersi. Poi, però, riparte l’assedio, anche grazie ai cambi di Baroni, che inserisce Colombo per lo stanchissimo Ceesay (al quale, però, Murillo aveva preso le misure) e Gonzales per Blin.

Serie A 2022/23 | Lecce-Sampdoria
Gol Sampdoria (1-1): Rodriguez Ruiz Jesé
Fonte: UC Sampdoria.it

Il Lecce troverebbe anche la rete del nuovo vantaggio, ma Di Francesco era in fuorigioco al momento della battuta a rete di Gonzales respinta da Ravaglia. Inutile quindi il tap-in del figlio d’arte.

Ci prova ancora Colombo all’85’, guadagnando un calcio d’angolo, ma prima del recupero è il Doria ad avere la palla per la vittoria: sul terzo di tre corner consecutivi Falcone non è brillante in uscita, e prima Quagliarella di testa e poi Cuisance di destro mancano il bersaglio grosso.

Non succede più niente, nonostante il forcing generoso ma poco lucido della squadra di casa, consapevole di aver perso una grande occasione per rimettersi a correre verso una salvezza sempre a portata di mano ma frenata da due mesi abbondanti senza vittorie.

La Sampdoria, invece, non va lontano con questo punto, buono solo per statistiche e dignità. Punto arrivato dopo una prestazione sottotono, soprattutto nel primo tempo, e questa volta i cambi di Stankovic sortiscono l’effetto sperato.

Ma il destino appare segnato: l’unica partita che conta, per la gente blucerchiata presente anche al “Via del Mare” nonostante i divieti seguiti ai tafferugli di una settimana fa (provocati, ricordiamolo bene, da altri), è quella per il salvataggio della società, violentata nei bilanci e nello stile da anni di “mala gestio”. Un salvataggio non meno complicato di quello sul campo.

Lecce-Sampdoria 1-1 Serie A 2022-23 Tabellino

Lecce (4-3-3): Falcone 5,5, Gendrey 6 (90’ Romagnoli n.g.), Baschirotto 6, Umtiti 5,5, Gallo 6; Blin 6 (81’ Gonzales 6), Hjulmand 6,5, Oudin 6 (73’ Maleh 5,5); Strefezza 6,5, (90’ Banda n.g.), Ceesay 7 (81’ Colombo n.g.), Di Francesco 6. All. Baroni 6.

Sampdoria (3-4-1-2): Ravaglia 7, Zanoli 4,5 (46’ Cuisance 6), Nuytinck 4 (46’ Murillo 6), Amione 6; Leris 5,5, Rincon 6, Winks 5,5, Augello 5,5; Djuricic 4 (46’ Sabiri 5,5), Gabbiadini 6 (78’ Quagliarella 6), Lammers 5 (46’ Jese 6,5). All. Stankovic 5,5.

Arbitro: Mariani 6 (Brindoni/Lo Cicero – Cosso – Mazzoleni/Baroni).

Reti: 31’ Ceesay (L), 75’ Jese (S).

Calci d’angolo: 11-8

Ammoniti: Leris 51’, Sabiri 67’, Di Francesco 73’, Rincon 83’, Augello 85’.

Recupero 1’ e 4’.

Giuseppe Viscardi

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