Carta canta: Genoa e Cagliari sono le squadre più in palla della cadetteria e Reggina e Spal le più in crisi. Proprio le due rossoblù potrebbero assestare, in questo turno di campionato, uno scossone poderoso alla graduatoria. I sardi, sempre più desiderosi di conquistare un piazzamento privilegiato nella futura lotteria dei playoff, ospitano un Sudtirol che ci tiene a corroborare l’etichetta di rivelazione stagionale e a difendere strenuamente l’attuale seconda piazza. Ovvio, il Grifo si attende un piacerone dagli isolani così da incrementare ulteriormente il distacco dalla terza in classifica, che dovrebbe diventare il Bari.
La banda del Gila ovviamente ha l’obbligo di proseguire la serie d’oro a spese dei calabresi di Pippo Inzaghi, malmessi sotto ogni aspetto. A livello societario, complice il recente (e peraltro attesissimo) deferimento, sono sull’orlo del precipizio e rischiano addirittura di chiudere baracca e sotto l’aspetto sportivo sono passati in due mesi dalle stelle di un secondo posto pronubo di gioie future alle stalle di un clamoroso crollo nei risultati: ben otto sconfitte nelle ultime dieci gare.
La logica – ma quanto incide questo fattore nei mutevoli destini del nostro calcio? – direbbe che Badelj e compagni in questo venerdì sera lavorativo dovrebbero incontrare difficoltà non superiori a quelle superate a danno di Spal e Cosenza, ma il pericolo di un improvviso risveglio amaranto incombe e sarebbe anche giustificato a leggere certi nomi nell’organico inzaghiano.
Chi sulla sinistra al posto di Haps?
Gilardino viaggia sulla magica onda dei successi, ma a tenerlo vivo impedendogli sonni profondi sugli allori provvede la morìa di elementi sulla fascia sinistra. Passi il doppio infortunio alla cronica riserva Czyborra e al baby Boci, ma il prolungato stop di Haps, a seguire quello imposto a Pajac da inizio stagione, rappresenta un handicap notevole, dato il rendimento elevatissimo dell’ex veneziano, bravissimo anche in fase offensiva.
Il tecnico di qualsiasi altra squadra cadetta si sarebbe disperato, mentre Gila, tutto sommato, sa come metterci una pezza. Dopo tutto, Mimmo Criscito per almeno due lustri è stato un fuoriclasse in questa zona del campo e Hefti è un onestissimo esterno, in grado di svolgere un proficuo compitino a destra, consentendo a Sabelli di spostarsi sul fronte mancino. Sarà difficile non rimpiangere il surinamese, ma le soluzioni di emergenza non creano alcun allarme.
Con o senza Haps si annuncia un Genoa in formato schiacciasassi. I favori del pronostico pendono nettamente dalla sua parte e quanto allo scarto conclusivo, molto dipende dal momento in cui si festeggerà il primo gol. Se l’evento si registrasse presto, ecco che l’ipotesi di una goleada acquisterebbe forza.
Trionfo facile allora? Solo in teoria, poiché la Reggina, pur dimessa, può sciorinare un elenco di individualità di spicco: il difensore Gagliolo, il centrocampista Fabbian (prestato dall’Inter), il trequartista Rivas, l’ex rossonero Menez. Tutta gente che prima del crollo recente aveva deciso parecchie partite con una giocata. Ne sanno qualcosa i rossoblù che nell’andata in Calabria hanno rimediato una cocente sconfitta. Vero che rispetto a quel tempo la forbice tra le due formazioni si è notevolmente allargata, ma sarà meglio non fidarsi.
Come gestire i ritorni di Aramu e Coda?

Detto dell’esterno sinistro, Gilardino deve i residui problemi all’abbondanza. Il ritorno di Aramu e Coda – in attesa che pure Puscas risalga ad una condizione accettabile – qualche dubbio lo pongono, a livello puramente tecnico-tattico e anche psicologico. Tuttavia, l’ultimo Genoa, privo dei due titolari fissi, ha preso a volare ed appare inarrestabile. Da ciò una domanda retorica: vale la pena shakerare una squadra che vince con quella facilità? Ecco perché Aramu ha ridotte chances di riotttenere un posto al sole e Coda, pur più speranzoso, rischia di finire in panca a pro di Salcedo, che centravanti di ruolo non è ma si adatta a qualsiasi mansione e garantisce brio e freschezza. Senza contare che sta premendo pure un’altra pregevole “new entry”, Ekuban, capacissimo di spaccare le partite con i suoi spunti. Nei suoi destini c’è una maglia da titolare, ma l’evento potrebbe subir un rinvio: nell’attesa, il ghanese potrebbe subentrare in corso d’opera per infliggere agli avversari, magari sotto di un gol, il classico colpo del coniglio.
PIERLUIGI GAMBINO