La Samp con l’Hellas ha riacceso la luce

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Non è ancora una luce accecante, ma in fondo al tunnel si scorge ben più di un flebile lumicino. Finalmente una domenica di gloria e baldoria per la Samp, che ha regalato ai propri inguaribili tifosi la prima gioia casalinga stagionale e al proprio tecnico i primi gol marassini su azione.

Tre reti in un sol colpo: roba da stropicciarsi gli occhi per una squadra in vetta alle classifiche continentali in fatto di anemia offensiva. Se ad esse aggiungiamo la pur platonica doppietta di Torino, ecco che possiamo parlare di perentorio risveglio, di un nuovo corso sul fronte offensivo.

Serie A 2022/23 | Sampdoria-Hellas Verona
Gol Sampdoria (2-0): Manolo Gabbiadini

I blucerchiati adesso hanno il dovere non solo di provarci ma anche di crederci, pur nella consapevolezza che una rondine non faccia primavera ma occorrano conferme anche a livello di risultati. La Samp adesso è in grado di esprimere un gioco di qualità più che accettabile e di offrire approcci favorevoli dopo mesi di timidezze, titubanze, distrazioni ed assenteismi più psicologici che fisici. Un cambio di mentalità che ha permesso di rimontare due gol (pur rivelatisi inutili) in casa della Juve e di assestare una doppietta alla rivale diretta scaligera. È inutile forse ribadire che se Gabbiadini e C. risolvono almeno in parte i problemi offensivi, le prospettive generali cambiano radicalmente. Dopo tutto, la fase di copertura è da tempo funzionale e garantisce una certa tenuta.

Sosta e Calendario favorevoli

La sosta del campionato consentirà a Stankovic di recuperare qualche infortunato e di preparare al meglio la trasferta all’Olimpico giallorosso, contro una Roma arrabbiata ma senza difesa per le contemporanee squalifiche di Mancini, Ibanez, Kumbulla e Cristante (centrocampista già arretrato per emergenza in terza linea). Peccato solo che anche la Samp debba pagare un tributo al Giudice Sportivo sotto forma di sospensione all’ammonito Nuytinck.

Il calendario alimenta più di una speranza. Le gare casalinghe contro Cremonese, Spezia (drammatici, sentitissimi scontri diretti) appaiono i abbordabili al pari del match al cospetto di un Empoli che presumibilmente giungerà a Marassi con la salvezza in saccoccia. I nove punti relativi non basterebbero, ma costituirebbero una base solidissima per l’ambizioso castello targato salvezza.

Il mister serbo, intanto, ha finalmente trovato la quadra. Non può mascherare i limiti costituzionali di un organico indebolito a gennaio, ma sta riuscendo ad ottenere il massimo da tutti (meno Sabiri…) i giocatori a disposizione. Certo, servirebbe un Gabbiadini più continuo nel rendimento (quando è in giornata, come domenica scorsa, diventa un mattatore), ma qualche compagno goleador è stato identificato e a centrocampo occorre anche tenere palla, sapere all’occorrenza congelare il gioco e non solo chiudersi a riccio quando gli avversari spingono. Molto dipenderà dalla tenuta di Winks, il solo centrocampista sopra la media, ma anche i vari Rincon, Cuisance e Djuriric dovranno dimostrarsi in grado di corroborare la manovra collettiva.

L’obiettivo a lunga gittata può anche essere il terz’ultimo posto, così da sopprimere qualsiasi tipo di rimpianti qualora dalla giustizia sportiva dovesse giungere qualche clamoroso verdetto. Guai ad illudersi, ma è doveroso mantenere la barra dritta per eliminare quelle quattro lunghezze di margine passivo: non un’enormità dopo aver visto all’opera il Verona nell’ultimo confronto. Più arduo appare insidiare i cugini spezzini, avanti di nove punti, ma se, tra due settimane, la Salernitana dovesse profittare dell’assenza del fromboliere Nzola nelle file bianche ed espugnare il Picco…

                                                       PIERLUIGI GAMBINO

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