Inarrestabile! The Ocean Race riserva grandi sfide agli equipaggi degli IMOCA

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In questa edizione di The Ocean Race, Team Holcim-PRB di Kevin Escoffier ha scelto “Unstoppable” di Sia come canzone per le cerimonie in banchina e sul palco, e in questa fase iniziale della Leg 3 sembra essere la scelta più appropriata.

Dopo aver vinto le prime due tappe di The Ocean Race, l’equipaggio di Holcim-PRB ha acquisito un solido vantaggio a soli quattro giorni dall’inizio della frazione, grazie a un sistema di bassa pressione e vento forte che ha tenuto dietro il resto della flotta.

Alle 1500 UTC di giovedì, Team Holcim-PRB ha un vantaggio di oltre 300 miglia su 11th Hour Racing Team, margine che cresce di ora in ora, con Escoffier e il suo equipaggio che navigano fino a 10 nodi più veloci delle barche che inseguono. Ma non è stato facile.

“Lo stato del mare è orribile. Non è facile trovare il giusto equilibrio tra essere veloci e non rompere la barca”, ha detto Escoffier. “Ora dobbiamo ancora vedercela con questo enorme sistema di bassa pressione davanti a noi. Finora siamo stati abbastanza bravi, prima alla partenza e poi posizionandoci bene e siamo stati in grado di guadagnare sempre un po’ di più”.

11th Hour Racing Team si è portato in seconda posizione, ma non è riuscito a rimanere agganciato allo stesso sistema meteorologico, impantanandosi nel vento più leggero. Tuttavia, la seconda posizione in classifica, dopo aver sospeso la regata per due ore dopo la partenza, è una buona posizione e il media man Amory Ross racconta che l’umore a bordo è buono.

Una storia simile è quella di Biotherm, che si trova quasi 200 miglia più indietro, ma che sta sperimentando condizioni insolitamente leggere per essere una barca che ha messo la prua nei ” Quaranta Ruggenti “. Per questi team, il ruggito del sud deve ancora arrivare. “Insolita”, è il modo in cui Sam Davies ha descritto la situazione.

Altri due team, tuttavia, saranno molto più contenti delle condizioni più leggere: GUYOT environnement – Team Europe, ora in navigazione verso Città del Capo per effettuare le riparazioni strutturali alla barca; e Team Malizia, che oggi ha mandato i velisti sull’albero per rinforzarlo nella zona che ha subito danni quando una vela di prua si è staccata dal gancio, facendo sì che la drizza cerasse una fessura nella fibra di carbonio

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