Le ragioni che ridanno speranza alla Samp: lavoro di Stankovic e calendario

Condividi

La partita con l’Inter, al di là del confortante verdetto, ha statuito che almeno tre, se non quattro, formazioni di serie A hanno una caratura inferiore rispetto alla Sampdoria. Se il campionato partisse domani, i blucerchiati difficilmente fallirebbero il traguardo salvezza. Ovviamente, il quadro è meno idilliaco considerando il distacco in classifica: sei punti nei confronti di un Verona in chiara ripresa, otto dallo Spezia e addirittura dieci dalla Salernitana. Un divario enorme, se messo in relazione con il cammino sinora registrato dai blucerchiati, ma nient’affatto incolmabile. I cugini aquilotti e i granata di Campania, infatti, sono precipitati in una crisi nera e, al di là del cambio di allenatore, non possono  più ricorrere al mercato per colmare lacune preoccupanti.

Serie A 2022/23 | Sampdoria-Inter
Tifosi Sampdoria

Ad alimentare l’ottimismo di casa Samp mettiamoci pure il calendario, che opporrà i blucerchiati a tutte e tre avversarie dirette, nonché alla Cremonese, sul terreno amico. E a ciò aggiungiamo appuntamenti casalinghi come il prossimo – sabato – contro un Bologna che patisce un gravissimo mal di gol, accentuato dall’automatica assenza del suo unico bomber, Arnautovic, fermato dal Giudice Sportivo.

Le chances di recupero, insomma, non sono trascurabili. La formazione blucerchiata, dopo la provvidenziale sosta dicembrina, ha cambiato pelle, sfruttando due vantaggi concomitanti: il lavoro tattico e psicologico di mister Stankovic, che era subentrato in corsa al disastroso Giampaolo, e l’attesissima, fondamentale guarigione di Harry Winks, che a questi livelli rappresenta un “crack”, in grado di mutare da solo connotati e prospettive del suo team.

Contro la Beneamata la fase difensiva doriana è stata di enorme efficacia. In qualche circostanza un aiutino è giunto dai campioni in nerazzurro, non al “top” della convinzione, ma in mille altre sono stati i blucerchiati a determinare il proprio favorevole destino sfoggiando una prova esemplare per attenzione, gagliardìa, abnegazione e atletismo.

Il trio Murillo-Nuytinck-Amione si è esaltato di fronte ai secondi della classe, inducendo a concludere che un reparto difensivo così strutturato non è riscontrabile in parecchie altre compagini del massimo campionato. A ciò si aggiunga un portiere con i controfiocchi e un gruppetto di centrocampisti e attaccanti che sotto il profilo dinamico hanno strabattuto gli strombazzati antagonisti.

La Samp adesso sa sviluppare un calcio armonico e tiene il campo contro chiunque senza smagliarsi alle prime difficoltà. I passi avanti compiuti negli ultimi tempi, tuttavia, non possono ancora bastare. Serve imprimere ben altra marcia al motore offensivo, che sinora si esprime a regime troppo basso. Stankovic lo ha capito e non si stanca di ripetere ai suoi che occorrono doti più elevate di coraggio e intraprendenza nella metà campo rivale. I blucerchiati tirano raramente in porta e quasi mai con accettabile pericolosità, sciupando opportunità che con ben altro cinismo si possono capitalizzare. Riflettori puntati su Gabbiadini, non un prodigio di continuità, ma soprattutto su Lammers e Djuricic e sugli stessi esterni, caldamente pregati di inserirsi in zona gol e di tentare la conclusione, anche a costo di rimediare una figuraccia. Lunedì scorso l’assetto offensivo è mutato in corso d’opera, ma in tutte le sue versioni ha palesato i soli handicap di questa Samp: la scarsa intesa tra i suoi potenziali bomber e il limitato spirito di iniziativa dei singoli.

Il messaggio è chiaro: con questa po’ po’ di difesa, potrebbe essere sufficiente un golletto, anche casuale, per depositare in banca punti preziosissimi. E se nella fase di copertura un allenatore può incidere per una certa percentuale, per quella di finalizzazione occorre riferirsi principalmente alle qualità individuali: cinismo, precisione, un briciolo di sfacciataggine, consapevolezza dei propri mezzi.

Stankovic chiede un ulteriore “step” a Lammers ed intanto osserva con particolare attenzione i progressi dell’ultimo arrivato, Jesé Rodriguez, che nella lunga carriera qualche pallone l’ha buttato dentro. Chissà che, dopo aver trovato in Winks il faro del centrocampo, mister Deki non scovi anche in attacco il piede di porco adatto ad abbattere qualche porta.

PIERLUIGI GAMBINO

Articoli correlati

La Samp con l’Hellas ha riacceso la luce

Non è ancora una luce accecante, ma in fondo...

La Samp torna alla vittoria al Ferraris: 3-1 al Verona!

E finalmente arrivò la prima vittoria a Marassi della...

Per la Samp spareggio per il terzultimo posto con gli amici di Verona

Semplice ma doverosa serietà professionale o slancio emotivo? Già:...

Nasce il Sampdoria Club Luca Vialli e Bobby Gol: la Presentazione

Un Nastro d’Argento 2023 che ha un sapore tutto...

La Samp contro la Juve ha fatto il possibile per opporsi alla Forza del Destino avverso

Non è l'episodio in sé stesso, ma l'andazzo. Possibile...

Sampdoria decorosa ma non basta: sconfitta anche a Torino

Una dignitosissima Sampdoria cede anche all’Allianz Stadium alla Juventus...