Sono Italia e Canada ad aprire il Mondiale di pallanuoto alla Alfred Hajois di Budapest. Un pareggio, 7-7 e tanta fatica.
La possibilità di vincerla con la superiorità numerica a 1’16” dalla fine e la paura di perderla negli ultimi 29 secondi, in inferiorità per l’espulsione di Marletta, al terzo fallo personale. Un pareggio che alla fine non boccia, né promuove nessuna delle due, ma sicuramente è servita all’Italia per rompere il ghiaccio ed entrare nel torneo. Mercoledì 22 giugno alle 21.00 c’è l’Ungheria. Il precedente del 24 aprile a Tenerife nella World League Europe Final ha visto l’Italia imporsi 10-9.
LA PARTITA. Tanta fatica, dall’inizio alla fine. Dopo il guizzo di Marletta al cinquantesimo secondo di gioco, il Canada costringe subito le azzurre ai falli gravi e realizza due gol in superiorità numerica con Wright e Mckee. Banchelli con l’aiuto della traversa evita il -2. Il break di 3-0 con cui si chiude il primo tempo fa pensare che il peggio sia già passato. La squadra di Paradelo, invece, non molla di un centimetro ed è sempre capace di recuperare. Lo farà per altre quattro volte fino a costruirsi anche la chance di piazzare il colpo da KO. L’Italia, che gioca bene in difesa, viene raggiunta sul 4-4 da Mckee e Bakoc al minuto dieci. Tre volte torna in vantaggio (con Giustini e Bianconi nel secondo tempo e di nuovo Giustini nel terzo) e altrettante il Canada la riacciuffa. Si va all’ultimo quarto con il Setterosa avanti 7-6 grazie al secondo gol personale di Giustini e alla parata di Banchelli che respinge il rigore di La Roche; la difesa tiene abbastanza bene ma quando attacchiamo le canadesi sono brave a spingerci fuori dal perimetro e costringerci al tiro dalla distanza. Palmieri al centro è chiusa nella gabbia, lotta lungo tutto il campo ed esce per limite di falli. La Roche trova lo spazio giusto per realizzare il gol del 7-7 quando mancano 5 minuti alla conclusione. Nel finale esce per limite di falli anche Marletta ma l’Italia si salva sull’ultima inferiorità.
Il commento del commissario tecnico Carlo Silipo. “Sapevamo della difficoltà della partita. La prima uscita della competizione nasconde sempre qualche insidia. Siamo sempre stati in vantaggio e sempre ci hanno raggiunto e potevamo sicuramente gestire meglio qualche situazione d’attacco, soprattutto in un paio di circostanze dove abbiamo avuto l’occasione per allungare ma bravo anche il Canada a non mollare mai. Meglio la difesa dell’attacco, spesso siamo stati frettolosi. Diciamo che abbiamo rotto il ghiaccio. Tra due giorni affronteremo l’Ungheria in un clima che sarà acceso e stimolante e ce la giocheremo a viso aperto, con le stesse possibilità. In chiave qualificazione diventerà importante anche la partita con la Colombia in termini di differenza reti”.
Canada-Italia 7-7
Canada: Gaudreault, Mckee 1, Crevier 1, Wright 2, Amorosa, Sohi, Bakoc 1, Lekness, Mckelvey 1, Christmas, Paul, La Roche 1, Vulpisi. All. Paradelo
Italia: Teani, Tabani 1, Marletta 1, Avegno, Queirolo 1, Giustini 2, Picozzi, Bianconi 1, Emmolo, Palmieri, Galardi, Viacava, Banchelli. All. Silipo
Arbitri: Stavridis e Carney
Note: parziali 2-4, 3-2, 1-1, 1-0. Superiorità numeriche: Canada 3/14 + u n rigore fallito e Italia 3/9. In porta per l’Italia con il numero 13 Banchelli che nel secondo tempo, sul risultato di 4-5, para un rigore a La Roche. Uscite per limite di falli Palmieri e Marletta nel quarto tempo. Nel terzo tempo il Var assegna il gol del 6-6 a Crevier inizialmente non visto dagli arbitri (doppio palo interno e parata di Banchelli dopo che la palla aveva superato la linea).