Resterà nella storia dei derby di Genova il volo con cui Emil Audero, neutralizzando il rigore al minuto novantasei dello specialista capitan Criscito, permette alla Samp di conservare il vantaggio maturato nel primo tempo grazie alla zampata di Sabiri.
Sono l’italo marocchino arrivato a gennaio dall’Ascoli e lo spesso criticato portiere gli eroi della stracittadina che fa compiere un balzo molto importante sulla strada per la salvezza alla Samp e fa sprofondare il Genoa verso la serie B, con la matematica che non condanna i rossoblù attesi da un calendario parecchio difficile ed attardati in classifica, anche se la sconfitta del pomeriggio del Cagliari tiene ancora viva una minima speranza.
E nel momento del trionfo da una parte e del dramma sportivo dall’altra è bello vedere Audero che al fischio finale è uno dei primi ad andare a consolare Mimmo Criscito, con Giampaolo ancora imbattuto nelle stracittadine ed uomo derby, che abbandona sfigurato dalla tensione il terreno di gioco, lasciando il palcoscenico e la gloria ai suoi ragazzi, che festeggiano sotto una Sud ubriaca di gioia per il secondo derby stagionale vinto, uno dei più importanti della storia calcistica genovese per la sorte delle rispettive squadre.
Il tecnico doriano conferma il modulo più blindato, un 4-1-4-1 in cui Candreva e Sabiri operano da esterni in supporto all’unica punto Caputo, con Ekdal che agisce davanti alla difesa; Blessin rispetto alla vittoriosa partita contro il Cagliari schiera Destro come terminale offensivo con Ekuban che scala sulla linea dei trequartisti al posto di Portanova.
La fiammata di Sabiri dopo lo show delle Gradinate
Lo spettacolo offerto dalle tifoserie è splendido dopo le restrizioni e la partita si infiamma subito: sono trascorsi due minuti quando Candreva pesca all’altezza dell’area piccola Sensi che cade nel contrasto con Bani, con la sfera che sfila sul fondo. Chiedono il rigore i blucerchiati ma Maresca dopo silent check dice che si può proseguire. Il match è bloccato, veemente ma non scorretto, al maggior pressing rossoblu la Samp cerca di rispondere con un uscita dal baso più ragionata, in queste prime battute si nota l’importanza della presenza di Ekdal, che sembra calamitare la maggior parte delle manovre, con Thorsby finalmente calato nel gioco a differenza degli ultimi tempi. Ferrari deve farsi medicare al labbro dopo uno scontro aereo con Destro ed al 18’ rischia la frittata Colley con un retropassaggio troppo lento sul quale Audero è costretto ad uscire in affanno e a liberare con i piedi su Destro. Tra i rossoblu forniscono il solito apporto di fosforo e presenza in campo Badelj e Sturaro, Amiri sembra più ispirato del solito giocando tra le linee ed al 20’ da fuori impegna sulla destra Audero , con Destro che cestina alto di testa sulla respinta ma l’attaccante era in fuorigioco.
Ed al 25’, un po’ a sorpresa, colpisce la Samp: Candreva traversa da destra, la palla sfila dalla parte opposta dopo il tentativo sottomisura di Thorsby, dalla sinistra raccoglie Augello sul cui suggerimento sbuca all’altezza dell’area piccola Sabiri che brucia Badelj ed Ostigaard ed infila in spaccata.
Poco dopo manca un ammonizione a Destro per una sgomitata ai danni di Ekdal, il giallo lo prende Audero che lascia la porta per protestare sull’intervento del centravanti genoano che poco dopo scivola in area non approfittando della caduta di Colley, nel finale di tempo i rossoblu prendono possesso della metà campo doriana alla ricerca del pari e creano alcune potenziali occasioni, con Ekuban che manda alto di testa il cross da destra di Sturaro, costretto ad arrendersi per problemi fisici e rilevato da Portanova, con Galdames che scala a centrocampo. E’ proprio il cileno che con il primo corner della partita da destra premia l’inserimento di Vasquez che incorna sopra la traversa ed al 40’ Bereszynski rimedia nei sedici metri ad un suo precedente errore in fase di uscita. I tre minuti di recupero si aprono con i blucerchiati che rischiano di capitalizzare al massimo quando Candreva pesca dalla parte opposta Sabiri che si vede negare una storica doppietta dal balzo di Sirigu che respinge sulla destra il suo colpo di testa, prima del fischio di Maresca Ekuban non riesce ad inquadrare la porta all’altezza dell’area piccola sull’uscita di Audero e poco dopo il tempo si chiude con Ekuban che approfitta dell’ennesimo scivolone di Colley per traversare all’altezza dell’area piccola dove Destro , contrastato da Ferrari, autore di un’ottima prima frazione, calcia sull’esterno della rete.
Grifo poco graffiante nella ripresa
Per la ripresa subito in campo Criscito per Vasquez, la partenza doriana è però migliore con Sabiri , galvanizzato dalla rete, che lievita con il passare dei minuti e mette in grande apprensione Frendrup, svariando da sinistra verso il centro e scagliando un destro velenoso dalla distanza che si abbassa e non passa lontanissimo dai pali di Sirigu; tre minuti dopo ancora l’ex ascolano sfonda sulla linea di fondo eludendo due avversari e servendo nel cuore dell’area Ekdal, il cui destro viene murato da Ostigaard. Blessin cambia ancora, finisce la partita di Amiri, che esce contrariato ed Ekuban, troppo fumoso ed entrano Gudmunsson e Melegoni ma i rossoblù non riescono ad impensierire una Samp che ha il torto di non ripartire, giocando raccolta davanti ad Audero e chiudendo tutte le linee di passaggio a Badelj e compagni.
Solo a metà tempo va al tiro da fuori Criscito, con deviazione doriana in corner sulla battuta del quale Galdames premia l’inserimento di testa di Badelj ancora fuori misura. Sensi, autore di un match ancora deludente in cui non ha inciso, viene richiamato per fare spazio a Vieira che poco dopo prova il destro dal limite dopo una caparbia percussione di Thorsby ma viene ancora stoppato dal generosissimo Badelj. Blessin gioca l’ultima carta inserendo Yeboah per Galdames, la Nord costringe l’arbitro a due interruzioni per il lancio di un paio di bengala nell’area piccola doriana. Criscito che ha il piede maggiormente educato rispetto a Vasquez al 32’ mette una bella palla in area per la girata di testa di Destro, con Audero che anticipa con un’uscita bassa Yeboah, che lo colpisce fortuitamente al capo. Anche Candreva appare fuori fase, dopo un paio di mancati dribbling stroncati da Criscito consente con un cambio campo sbagliato la ripartenza avversaria, Destro serve a rimorchio ancora Badelj ma il destro del croato è da dimenticare e termina larghissimo e subito dopo Portanova telefona dal limite ad Audero .
Giampaolo si accorge del momento difficile dell’ex interista ed inserisce Conti per rafforzare la mediana, si entra negli ultimi cinque minuti, il tecnico concede la standing ovation a Sabiri inserendo Quagliarella, il Genoa appare sfiduciato e la maggior esperienza consente ai blucerchiati di tenere la palla lontana dalla zona pericolosa, Maresca è costretto ancora ad interrompere il gioco per un lancio di bengala e fumogeni che questa volta costringono Audero a lasciare la propria area per non venire colpito.
Il Dramma del Rigore di Criscito
La lavagnetta indica sei minuti di recupero, Ekdal e compagni sembrano in controllo totale ma al 94’ il Genoa conquista palla e prova l’ultimo assalto e conquista un corner, la girata di Destro viene impattata da Ferrari, sembra tutto regolare ma la panchina genoana protesta ed entra in campo avendo visto qualcosa di irregolare; Maresca viene richiamato a rivedere l’azione al monitor, la tensione sale alle stelle nello stadio ed il direttore di gara indica il dischetto. E’ il minuto 96 quando capitan Criscito prende la rincorsa, calcia forte a mezza altezza ma troppo centrale , Audero si lancia e respinge una palla che potrà essere forse decisiva per la salvezza blucerchiata e diventa probabilmente una pietra tombale per la squadra rossoblù.
Ed è delirio blucerchiato sotto la Sud mentre i giocatori genoani vanno a capo chino verso la Nord, con Audero che viene sommerso dagli abbracci dei compagni e diventa l’eroe della serata insieme al match winner Sabiri.
Samp verso la salvezza, Genoa verso la retrocessione
E’ stata una Sampdoria pragmatica, non bella ma disposta sul terreno nel modulo a lei più consono da mister Giampaolo, con una difesa che ha concesso davvero poco agli avanti avversari, Ekdal che per almeno un’ora è stato il cardine di una formazione che ha ritrovato dopo tempo anche il miglior Thorsby, quasi imbattibile nel gioco aereo ed infaticabile corridore sul prato; discreta anche la prestazione di Augello, da cui comunque è partito il cross vincente mentre non hanno raggiunto la sufficienza Candreva e Sensi, due dai quali ci si aspettano quelle giocate di qualità che oggi sono mancate e non a caso sostituiti nel corso della ripresa. Detto di Sabiri, raffinato in giocate mai banali e fini a se stesse, ha molto lottato rincorrendo tutti in fase di non possesso Caputo, mai pericoloso nei novanta minuti dalle parti di Sirigu. Tre punti di platino dopo il pari di Verona, arrivati nel giorno in cui anche il Cagliari perde a sorpresa in casa contro gli scaligeri; aspettando il risultato della Salernitana la corsa salvezza vede ancora coinvolti i doriani, chiamati ad un finale di stagione difficile a cominciare dalla prossima trasferta in casa della Lazio che vincendo a La Spezia ha comunque consentito ai ragazzi di Giampaolo di agganciare i bianconeri a quota trentatré.
La sconfitta vede invece ridursi al lumicino le speranze del Grifone, anche se la sconfitta dei sardi consente ancora di sperare in un torneo che in questo finale ci sta regalando risultati a sorpresa, anche da parte di squadre che si pensava ormai senza stimoli. Ma il problema maggiore dei Genoa è che questa formazione , notevolmente migliorata da Blessin in fase difensiva e di interdizione, non riesce a fare gol e costruire un sufficiente gioco offensivo, rendendo agevole il compito alle difese avversarie. Domenica scorsa contro il Cagliari era arrivata la rete di Badelj nell’unica vera occasione della ripresa al novantesimo, oggi solo un calcio di rigore al sesto minuto di recupero è stato l’unico reale pericolo, anche se enorme, costruito ai danni di una squadra spesso durante la stagione in grande difficoltà nella fase difensiva, Ferrari e compagni non sono mai andati in sofferenza nel secondo tempo di fronte ad una squadra che doveva vincere per rientrare in corsa e che invece ha mostrato ancora una volta tutta la sua impotenza negli ultimi sedici metri.
Tra i singoli salviamo Badelj l’ultimo ad arrendersi e prezioso nelle due fasi di gioco, Amiri che tra alti e bassi ha regalato qualche spunto qualitativo, Galdames che ha saputo cavarsela in due ruoli diversi ed ha mostrato una buona tonicità e Sirigu, incolpevole sul gol e reattivo nell’unica altra circostanza in cui è stato chiamato in causa. Avrebbe meritato la sufficienza anche Criscito ma l’errore dal dischetto pesa come un macigno per il capitano di tante battaglie in maglia rossoblù e quell’abbraccio di Audero, eroe di serata, rimarrà una bella pagina nella storia della stracittadina più bella d’Italia, per cuore, passione e calore della sua gente, quella gente che in questo tardo pomeriggio che chiude aprile ha riempito il teatro calcistico in riva al Bisagno.
SAMPDORIA – GENOA 1-0
SAMPDORIA (4-1-4-1): Audero 8 – Bereszynski 6 Ferrari 6,5 Colley 6 Augello 6,5 – Ekdal 6,5 – Candreva 5,5 (38’ s.t. Conti n.c.) Thorsby 6,5 Sensi 5,5 (22’ s.t. Vieira 6) Sabiri 8 (43’ s.t. Quagliarella n.c.) – Caputo 6 All: Giampaolo 7
GENOA(4-2-3-1): Sirigu 6 – Frendrup 5 Bani 6 Ostigaard 6 Vasquez 5,5 (1’s.t. Criscito 5) – Sturaro 6 (38’ p.t. Portanova 5,5) Badelj 6,5 – Ekuban 5,5 (11’ s.t. Melegoni 5,5) Amiri 6 (11’ s.t. Gudmunsson 5) Galdames 6 (28’ s.t. Yeboah 5) – Destro 5,5 All: Blessin 5,5
Note: pomeriggio caldo, terreno di gioco in buone condizioni. Calci d’angolo 3-1 per il Genoa. Ammoniti: p.t. Audero (32’) proteste s.t. 6’ Candreva e 46’ Gudmunsson (gioco falloso) 50’ Ferrari (irregolarità) . Spettatori: 30.136 per un incasso di Euro 756842. Recupero: 3 + 8 minuti.
MARCO FERRERA