In contemporanea con l’inizio degli Internazionali d’Italia, il più importante torneo tennistico italiano, per soli tre giorni si potranno rivivere al cinema le vittorie di una delle squadre più forti che abbiamo mai avuto, formata in particolare da Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci, Antonio Zugarelli e Nicola Pietrangeli. Sono proprio loro, i fantastici cinque, i protagonisti del film “Una squadra” di Domenico Procacci, che solo per tre giorni si potrà vedere nelle sale di Circuito, a Genova: lunedì 2 maggio al Sivori di salita Santa Caterina, martedì 3 maggio al Corallo in piazza Carignano e mercoledì 4 maggio all’Odeon di corso Buenos Aires. L’orario è consultabile sul sito www.circuitocinemagenova.it
Dal 1976 al 1980 l’Italia è la squadra da battere. Parliamo di tennis e il trofeo per cui si lotta è la Coppa Davis. Il film, in particolare, si concentra su una delle quattro finali, quella giocata nel ’76 contro il Cile di Pinochet e per questo al centro di una feroce battaglia politica. C’era chi sosteneva che la nazionale italiana avrebbe dovuto rifiutare di presentarsi, perdendo così a tavolino, e chi invece indicava nella vittoria sul campo il segnale più forte contro la dittatura di Pinochet. Una vittoria, che ancora oggi, a 122 anni dalla nascita della Coppa Davis, rimane l’unica vittoria italiana. Dalla viva voce dei protagonisti, che rievocano episodi inediti, ascolteremo il racconto di questo straordinario successo ma non solo. Lo sport diventa specchio della società e veicolo di messaggi più alti, in una narrazione ricca di aneddoti divertenti e di ricordi emozionanti, fra tensione della gara, pressioni esterne, battute e risate come fra qualunque gruppo di amici.
Tutta l’attività di Circuito è sostenuta dai main sponsor Banca Carige, che promuove la cultura e le imprese liguri, in una sfida che unisce tradizione e innovazione, e Fondazione Cappellino-Almo Nature che attraverso la partnership con Circuito Cinema e Circuito Cinema Scuole, attente all’educazione civica e ambientale, vuole contribuire a diffondere l’importanza delle scelte quotidiane dell’individuo in relazione alla tutela degli habitat e far sapere che un modello economico a impatto positivo sulla biodiversità è possibile (e in Fondazione Capellino – Almo Nature già esiste).