Mancano meno di 24 ore all’inizio della Regata delle Antiche Repubbliche Marinare che domani, domenica 19 dicembre, si disputerà nelle acque della costa genovese si tingono dei colori degli antichi galeoni medievali. Si disputa nello specchio acqueo della fascia di rispetto di Prà.
La gara si svolge ogni anno ed è ospitata a rotazione in una delle quattro città, l’ultima edizione a Genova è stata nel 2018.
Si inizia alle 12 con il posizionamento in tribuna dei figuranti del corteo storico, alle 12.30 parte la regata, con premiazione dell’equipaggio vincitore alle 13.
Istituita nel 1955 per celebrare le imprese delle più antiche Repubbliche Marinare italiane, la gara remiera per galeoni coinvolge quattro equipaggi, ognuno dei quali è composto da 8 vogatori e un timoniere, mentre le imbarcazioni sono lunghe 15 metri e larghe 1 metro e 70 centimetri.
I galeoni, realizzati sulla linea delle antiche “Galere” o “Feluche di Rappresentanza” sono dipinti con i colori tradizionali e i simboli delle quattro antiche repubbliche marinare: bianco con drago per Genova, rosso con aquila per Pisa, verde con leone per Venezia e azzurro con cavallo alato per Amalfi.
La città vincitrice si aggiudica il trofeo in oro e argento realizzato dalla Scuola Orafa Fiorentina, che verrà rimesso in palio in occasione della regata successiva.
Ecco il link all’Albo d’Oro del Palio delle Repubbliche Marinare, con tutti i piazzamenti, dal 1956 ad oggi https://www.repubblichemarinare.org/albo-doro/
La regata sarà preceduta da un grande corteo, formato dai cortei storici delle quattro città Repubbliche Marinare, che partirà sabato 18 alle 15 da piazza De Ferrari/largo Pertini. In testa al corteo, la banda della Filarmonica Sestrese. Durante il percorso (via XXV Aprile, piazza Fontane Marose, via Garibaldi, piazza della Meridiana, via Cairoli, via Bensa, piazza dell’Annunziata, via Lomellini, piazza Fossatello, via al Ponte Calvi, via Sottoripa, piazza Caricamento), i figuranti dei cortei storici metteranno in scena un momento rappresentativo della propria città.
Il Corteo Storico di Genova rievocherà un evento dell’anno 1.101: il trionfale ritorno del condottiero genovese Guglielmo Embriaco (detto Testadimaglio) che, dalla Terrasanta, recò alla città il Sacro Catino.
Tutte le info al link www.visitgenoa.it/it/il-corteo-storico-di-genova
Il Corteo Storico di Amalfi rievocherà la gran festa organizzata il 26 aprile 1.002 nel Ducato costiero: Sergio, primogenito del duca Giovanni I e della duchessa Regale, prende in sposa Maria, figlia del principe longobardo di Capua e Benevento; oltre agli sposi e agli esponenti della corte ducale, sfilano in corteo i principali protagonisti della storia marinara amalfitana: Mansone, avo dello sposo, i giudici suoi collaboratori, il console del mare, i consoli delle colonie virtuali d’oltremare, il vessillifero col gonfalone, i valletti e gli alfieri con la bandiera evocativa della romanità di Amalfi, i cavalieri, gli arcieri e i marinai.
Il Corteo Storico di Pisa metterà in scena una sequenza di figure evocative della storia medievale della città toscana: ecco la popolana Kinzica, che nel cuore di una notte del 1.004 balzò a cavallo correndo a perdifiato per avvertire i concittadini del pericolo d’invasione incombente sulla città, che era rimasta priva di difese fluviali essendo la flotta pisana impegnata alle isole Baleari, i consoli delle colonie d’oltremare, i fanti e i balestrieri impegnati nelle lotte con le Repubbliche rivali (a Durazzo, al Giglio, alla Meloria, a Fratte presso Ravello), il podestà con membri dei Consigli e priori delle arti, il capitano del popolo, la marineria pisana rappresentata da ammiragli e consoli del mare, patroni, comiti, marinai.
Il Corteo Storico di Venezia renderà onore – come nell’anno 1489- alla patrizia veneziana Caterina Cornaro che – vedova di Giacomo Lusignano, dal quale aveva ereditato il regno di Cipro – sbarcò in Laguna e, assisa su una portantina retta da otto schiavoni mori e seguita dalla delegazione cipriota, venne accolta con gli onori dal doge e dalla città. Come è noto, la regina di Cipro consegnò l’isola alla Repubblica Serenissima che poté così rafforzare la propria influenza sulle vie dell’Oriente. Aprirà il corteo di Venezia il gonfalone con lo stendardo assegnato a Venezia nel 1171 dal Papa Alessandro III, sfilerà l’oligarchia mercantile dei senatori e dei pregadi con trombettieri e tamburini, e spiccherà, scortato dai suoi armati, il “capitano da mar” ovvero l’ammiraglio della flotta veneziana.
Alle 16, in piazza Caricamento il corteo storico della Regata si unisce al corteo del Confeugo e prosegue per via Frate Oliverio, piazza della Raibetta, via San Lorenzo, piazza Matteotti, via Porta Soprana, via Petrarca per arrivare in piazza De Ferrari, dove alle 16.45 verranno presentati gli equipaggi e alle 17.30 si svolgerà la cerimonia del Confuego, seguita dall’accensione del tradizionale falò.
Da oggi il ponte della fascia di rispetto di Pra’ potrà tornare a essere percorso. Dopo la chiusura forzata della scorsa primavera, dieci giorni fa si sono conclusi i lavori di ripristino.
Il ponte precedente era stato costruito oltre vent’anni fa, durante la costruzione della fascia di rispetto, ma il materiale di costruzione non ha mai dato risposte sufficienti.
Già nel 2018, infatti, era nata l’esigenza di effettuare una serie di lavori di rinforzo che avevano imposto la diminuzione della portata.
Nella primavera di quest’anno, invece, il ponte era stato dichiarato pericolante e chiuso al transito.
«Sono consapevole che la chiusura del ponte ha causato qualche malumore a Pra’ – ha detto l’assessore ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi – ma dopo tutti i problemi emersi in questi anni lasciare il ponte aperto e non intervenire sarebbe stato impensabile. Per quanto riguarda le tempistiche, invece, occorre ricordare che il ponte si trova su area demaniale marittima e pertanto soggetta ad autorizzazione dall’Autorità portuale: questo passaggio obbligato ha comportato una dilatazione dei tempi. Oggi lo restituiamo alla popolazione, più forte, più resistente e finalmente utilizzabile in piena sicurezza e lo facciamo alla vigilia della Regata della Repubbliche Marinare».
«Finalmente abbiamo questo ponte che per qualcuno sarà una piccola cosa, ma per questo pezzo di città è sostanziale – aggiunge il presidente del Municipio VII Claudio Chiarotti – perché mette al servizio della comunità tutta la fascia di rispetto, un pezzo di città particolare e forse unico in Italia e in Europa. Questo è un viatico per tornare a vivere questo pezzo di città e questo pezzo di Ponente unico al mondo. Domani abbiamo la Regata storica proprio qui a Pra’ e mi sento orgoglioso del fatto che il canale di calma sia il campo di gara: forza Genova».
Il nuovo ponte è stato costruito in acciaio corten color legno, materiale che garantisce una maggiore resistenza, ed ha superato le prove di collaudo e carico. Al ponte è stata montata anche una nuova ringhiera.
Anche la scarsa reperibilità delle materie prime dovuta alla pandemia, acciaio in primis, ha reso difficoltoso l’intervento che è costato in tutto 300mila euro.