Si è tenuta Sabato 7 Agosto 2021 alle ore 11 nello spazio all’aperto antistante la sede L.N.I. al Porto Turistico di Chiavari, la semplice ma sentita cerimonia di donazione alla presenza del vicesindaco di Chiavari Silvia Stanig , del presidente della LNI Chiavari-Lavagna Federico Bianchi , di parte dei consiglieri del direttivo tra cui il vicepresidente Ferdinando Galletti, il segretario Fausto Ladavas , la consigliera alla Cultura Monica Corte e di diversi soci e simpatizzanti.
Il cimelio storico, originale del giornale L’Italia Marinara Anno 1 Numero 1 datato 30 Novembre 1919 è stato identificato e recuperato dal socio di sezione Giovanni Battista Marcon appassionato di cimeli d’epoca e tra i soci più longevi della stessa sezione. Riconosciuto in una bancarella di oggetti antichi il giornale è lo stesso che era apparso circa un mese fa sui pannelli della rassegna fotografica in mare del 4 Luglio 2021 in occasione della manifestazione 10.000 vele di solidarietà grazie alla collaborazione con il CSTN di Napoli che aveva inviato il file della cover.
Hanno partecipato alla cerimonia Roberto Bosè dello Yacht Club Chiavari, Isabella Puma dello Zonta Club Portofino Tigullio Paradiso, Lucia Nocera del DLF Chiavari, Germano Tabaroni come Governatore Panathlon International Tigullio occidentale e Marina Chiavari.
Il cimelio racchiuso in una cornice in legno marrone con passepartout azzurro che riprende il colore della cover d’epoca raffigurante una prua di nave con polena alata, è stato fotografato nella sua interezza da Franco Garbarino e visibile on line sullo stesso sito della LNI Documento d’epoca (https://www.leganavale.it/chiavari-lavagna/evento/45340/DOCUMENTO-DEPOCA-LITALIA-MARINARA-ANNO-1-NUM1)
Con questo gesto la sezione Chiavari-Lavagna riattiva la donazione di cimeli storici dedicando un’area delle attività della Cultura a ” valorizzare il patrimonio storico/culturale della tradizione marinara portato avanti dalla Lega Navale Italiana” così la Consigliera Corte” ” sarà fatta particolare attenzione all’integrità e all’autenticità dei cimeli repertati”.