Ranieri contro Juric, il Sir del Contropiede contro il Pirata del Pressing

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Quello blucerchiato è un popolo di buongustai e ha tutte le ragioni di attendersi da Sampdoria e Verona 90 minuti di spettacolo godibile. Le premesse confortato quest’auspicio, considerata la classifica scevra da insidie dell’una e dell’altra squadra, in teoria avversarie per un posticino prestigioso ma in pratica prive di stimoli pressanti anche da parte dei rispettivi dirigenti. Gli appelli lanciati dal Viperetta e da Sir Claudio ad inseguire l’ottavo posto ed un certo bottino finale di punti appaiono più di prammatica che di… pratica e servono solo a tenere minimamente sulla corda un gruppo che altrimenti rischierebbe, da qui a metà maggio, di sgonfiarsi. Il clan scaligero è forse animato da obiettivi ancor meno strombazzati. Dopo la perdita estiva di tutti o quasi i “gioielli”, a Juric si chiedeva soltanto una placida salvezza: traguardo raggiunti con quasi mezza stagione di anticipo.

Più dei punti in palio, insomma, si cerca una conferma di bel gioco attraverso il collettivo ma anche grazie alle prestazioni individuali. È indubbio, infatti, che parecchi elementi siano in vetrina per chiaro intendimento delle rispettive dirigenze, a caccia di affaroni sul prossimo mercato. Nella Samp, ad esempio, troviamo un Colley conscio che stia arrivando forse l’ultima occasione per spiccare il grande salto di carriera, magari in un club estero. Identico il discorso per Audero, ben deciso a confermare il rendimento elevatissimo garantito negli ultimi mesi. Anche Thorsby e lo stesso Augello, in teoria, potrebbero essere oggetto di trattativa con qualche club più blasonato. Il compito principale di Ranieri è proprio quello di incanalare certe comprensibili ambizioni verso il bene collettivo, per evitare che gli eccessivi personalismi possano nuocere.

Già, Ranieri. L’impressione è che il suo futuro in blucerchiato dipenda relativamente dall’andamento delle rimanenti partite, ma l’uomo è orgoglioso e ci tiene enormemente a sganciarsi da parecchi suoi predecessori, incapaci di arginare il secco calo di prestazioni e di risultati nei mesi primaverili. Per sbrogliare la matassa di una riconferma sempre più in bilico ci sarà tempo, ma il quadro è chiaro. Il tecnico ha già ricevuto messaggi importanti sia dall’Italia sia dall’estero ed è rimasto deluso dalla prolungata mancanza di segnali da parte della società blucerchiata che, dal canto suo, è incerta sul da farsi dopo aver soppesato le eventuali alternative senza identificarne una entusiasmante…

Su piano prettamente tecnico, Samp-Verona si prospetta abbastanza equilibrata ed aperta, pur con un briciolo di favore verso i blucerchiati, già vittoriosi – a sorpresa – nella sfida di andata.

Il ritorno di Adrien Silva è di per sé un’assicurazione, in attesa che Ekdal – clinicamente ristabilito ma non ancora al meglio – possa riprendere il comando delle operazioni già nel turno infrasettimanale. Col portoghese crescerà la qualità della manovra, con indubbio beneficio per gli attaccanti, che per… svolgere il proprio lavoro hanno bisogno di rifornimenti. Ma anch’essi debbono darsi una mossa e inseguire pure i gol “sporchi”, le segnature in mischia, i tocchi rapinosi in area avversaria. Quagliarella ha segnato con la Fiorentina e si è ripetuto a San Siro, ma deve accrescere la propria incidenza nei 90 minuti. Gabbiadini, dal canto suo, è il blucerchiato più in palla e più motivato ma può crescere in concretezza. Le squadre di Juric, protese all’attacco, spesso lasciano i propri difensori uno contro uno con le punte rivali: una caratteristica che gli avanti di Ranieri sono chiamati a sfruttare.

In fase difensiva, la Samp dovrà in primis concedere spazio ridotto a Lasagna, specialista nelle ripartenze, ma anche limitare le incursioni di Zaccagni – sicuro partente a fine stagione – e il prepotente atletismo di Barak. Bravissimo anche nel gioco aereo. Per il resto, il Verona merita la giusta attenzione, ma nulla più. Ergo, si tratta di un match che la Samp può far suo.

PIERLUIGI GAMBINO

 

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