Non sapremo mai se Gian Piero Gasperini la scorsa settimana si sia fatto cacciare apposta dall’arbitro per evitarsi il ritorno sul luogo di innumerevoli litigi, il Ferraris, ma è sicuro che la squalifica a suo carico non gli sia giunta granché sgradita. Quando allenava il Genoa, il mister di Grugliasco spesso trascurava la gara che precedeva il derby per concentrare le proprie attenzioni – e quelle dei suoi ragazzi – sull’appuntamento più sentito dai tifosi rossoblù. Da quando è aduso a miracol mostrare alla guida dell’Atalanta, non ha mai fatto svaporare certi sentimenti, sicché per lui questa sfida marassina non è propriamente come le altre.
A distrarlo dall’argomento Samp, tuttavia, ha provveduto lo sfortunatissimo capitolo di Champions contro la straprotetta Real Madrid: una sfida che non solo gli ha lasciato in eredità una beffarda sconfitta, ma anche un infortunio a Zapata ed una lite con un altro dei suoi gioielli, Ilicic. Improbabile, conoscendo il carattere rigido del trainer, che lo slavo sia perdonato e ritrovi una maglia contro la Samp. Quanto al colombiano, che il popolo doriano ricorda ancora con nostalgia e rimpianto, è quasi certo che – nonostante gli esami strumentali abbiano escluso una reale lesione muscolare – sia rischiato, considerando l’impegno infrasettimanale di campionato e, soprattutto, il retour match con le merengues, programmato tra due martedì.
Certo, se pensiamo che nella gara di andata, stradominata e vinta dai blucerchiati, Gasp poteva disporre dei due e in più del reietto Gomez, verrebbe da scrivere che i bergamaschi andranno incontro ad una domenica sgradevole, ma come sposare questa tesi quando l’avversario dispone di giocatori del calibro di Muriel (altro ex mai dimenticato dalla Genova doriana), Miranckuk, Malinowsky, supportati alle spalle dal campioncino Pessina e affiancati in avanti da centrocampisti e difensori con spiccato senso del gol?
La Samp non può permettersi di presentarsi alla stracitttadina con un risultato negativo, ma qualche ritocchino è da prevedersi da parte di Ranieri. Un cambiamento è scontato: dentro il combattivo Thorsby al posto dello squalificato Silva. Un’altra novità sicura è in difesa, dove Colley, l’elemento più in forma del momento, sarà risparmiato perché sotto diffida: e nessun tifoso biasimerà la scelta del testaccino, protesa alla partitissima infrasettimanale.
Stavolta potrebbe toccare a Ferrari piazzarsi in mezzo per sfruttare una superiore fisicità, ma non è neppure scontato che Tonelli sia ancora sacrificato a vantaggio di uno Yoshida apparso un po’ svagato all’Olimpico. Sulle fasce Candreva e Jankto appaiono favoriti su una folta concorrenza, mentre in avanscoperta – fuori dai giochi lo “stirato” Torregrossa – il solo Keita appare certo di una maglia. La seconda è in ballottaggio tra il veterano Quagliarella e il giovane Damsgaard, che in una 4-4-1-1 potrebbe incidere con la sua classe cristallina. La vera novità è il possibile rientro in corso d’opera di Gabbiadini, finalmente uscito dall’infermeria e pronto a rituffarsi nell’agone. La presenza come avversaria della squadra che lo svezzò potrebbe accrescere ulteriormente le sue motivazioni.
PIERLUIGI GAMBINO