Scamacca è stato oggetto di desiderio sin dal primo giorno di mercato di mezza serie A, prima della Juventus e poi anche di Bologna, Cagliari e, soprattutto, Parma.
I gialloblù si sono buttati in una mezza dozzina di trattative serie per dei promettenti centravanti, e non si sono arrestati nemmeno dopo aver ottenuto in prestito Zinkzee dal Bayern Monaco e aver messo sotto contratto Pellè proprio nelle ultimissime ore di mercato.
Sembra che abbiano offerto al Sassuolo 15 milioni per Scamacca, ovvero la cifra che dovranno versare al Bayern per Zinkzee, promettente 19nne, se vorranno riscattarlo, ma i neroverdi si sarebbero rifiutati, intendendo incassarne almeno 20. Un’altra versione vorrebbe che il Genoa si sarebbe rifiutato di terminare il prestito per non rinforzare una rivale diretta per la lotta a non retrocedere.

La permanenza in rossoblù della punta dell’Under 21 ha impedito il ritorno di Niang, che quindi resta al Rennes nonostante tra le parti fosse ormai tutto concordato, sebbene paia che comunque all’ultimo i francesi abbiano provato a trarsi indietro.
Non si muove nemmeno Lammers: l’Atalanta voleva mandarlo in prestito e il Genoa aveva ottenuto una sorta di prelazione su di lui in caso di partenza di Scamacca, poi però il Grifo prima si è mosso su Niang e poi, volente o nolente, ha finito per tenersi la punta del Sassuolo. Sembrava che i nerazzurri volessero comunque mandarlo in prestito con l’immancabile Parma in prima fila e poi lo Spezia interessatissimo, ma alla fine la società ha seguito le indicazioni di Gasperini che avrebbe voluto tenerlo.
È ritornato in patria Lukas Lerager. Il 27nne danese, ricordato sotto la Lanterna soprattutto per le sue prestazioni e gol nei derby, lascia il Genoa con la formula del prestito con obbligo di riscatto a circa 3,5 milioni e si trasferisce al Copenaghen.
L’irrequieto Parma ci ha provato sino all’ultimo anche per Bonazzoli, ergendosi a vera e propria mina vagante di questa sessione di mercato. La punta di proprietà della Sampdoria avrebbe dovuto ritornare alla casa base considerando i pochi minuti che aveva avuto a disposizione al Torino, per poi essere girato nuovamente in prestito al Crotone. Egli però ha rifiutato i calabresi che quindi hanno virato su Di Carmine. Nel frattempo il club di Cairo ha speso 7 milioni di € per Sanabria, ex Genoa, che però nelle visite mediche è risultato essere (per la seconda volta!) positivo al Corona Virus. Così per precauzione il Torino ha preferito tenersi l’attaccante. Inoltre il Parma per portare a termine l’operazione avrebbe dovuto liberarsi pure di uno dei suoi giocatori registrati nella rosa e fare così spazio alla giovane punta, e gli è mancato il tempo materiale per riuscirvi. Gli emiliani si erano mossi pure per Jankto, ma sia l’esterno che Conte Lambruschini si sono mostrati piuttosto freddi verso tale proposta.
L’altra grande operazione che avrebbe potuto riguardare la Sampdoria è La Gumina. La Lazio infatti era interessata a prenderlo per circa 6 milioni, per poi mandarlo subito in prestito alla Salernitana. Oppure farlo prendere direttamente dai granata campani finanziando però l’operazione tramite il proprietario comune delle due compagini, Claudio Lotito. Affinché tutto ciò potesse avvenire la Samp avrebbe dovuto risolvere l’obbligo di riscatto da 5 milioni nei confronti dell’Empoli e poi cederlo subito dopo. In questo caso il più grande ostacolo all’operazione è stata la scarsa liquidità dei laziali, che contavano di rimpinguare le casse con la cessione definitiva di Vavro all’Huesca, non concretizzatasi. Infatti solo al gong del calciomercato il difensore ha raggiunto la Spagna con la formula del prestito secco.
Federico Burlando