Al Genoa il calciomercato è un perenne intrigo. Arrivi e cessioni non sono mai netti, dentro ogni operazione devono sempre essere inseriti pesi e contrappesi per cui gli effetti della stessa sono destinati a protrarsi nel tempo e a portare vantaggi che spesso non riguardano l’aspetto tecnico.
Così anche se ormai è andato in porto l’affare Rovella, non è affatto chiaro cosa entrerà nelle casse societarie. È stato ceduto sulla base di 10 milioni più il cartellino di Manolo Portanova, che sbarca in rossoblù, nel club di cui il padre è stato capitano in tempi recenti. La cifra non verrà però sborsata in un’unica soluzione ma diluita a seconda del conseguimento di svariati bonus. Il giovane centrocampista resterà inoltre nell’attuale squadra sino alla fine della stagione e presumibilmente anche per quella successiva.
Si continua anche a trattare la punta Elia Petrelli, ma il suo arrivo è parzialmente bloccato dalle mire del suo attuale club su Scamacca. In sintesi Petrelli potrebbe non partire sino a quando i bianconeri non avranno deciso se affondare il colpo per il centravanti in prestito dal Sassuolo. Se quest’ultimo andrà a Torino, Petrelli sarebbe un parziale rimpiazzo. Gli uomini del Grifo stanno infatti lavorando per un colpo da fine mercato, che richiede lunghi tempi di preparazione: Piatek. Il Genoa vorrebbe trovare un accordo con l’Herta Berlino per il bomber polacco molto simile a quello che starebbe per portare al club più antico d’Italia Kevin Strootman, ovvero un prestito secco con una percentuale del ricco stipendio -3milioni di €- comunque sostenuto dai tedeschi e un’opzione per il riscatto che accontenti ambedue le parti. Una tale intesa però è ovviamente molto difficile da raggiungere, soprattutto perché i berlinesi hanno investito 25 milioni per il cartellino dell’attaccante e ovviamente sono restii ad accettare ogni formula che non costituisca un consistente recupero delle somme versate.
Proprio Strootman costituiva il principale intrigo del giorno: dato praticamente per chiuso da Preziosi, era atteso per le visite già lunedì, il suo mister Villas Boas ha detto che finché non fosse stato ceduto, lo avrebbe incluso tra i convocati…insomma, serpeggiava la paura che saltasse anche il talentuoso regista dei Paesi Bassi. Prima l’entourage del giornalista Gianluca Di Marzio ha rassicurato tutti i tifosi, e poi è sbarcato effettivamente nella Superba bardato di rossoblù. In una prima intervista dichiara di averlo addirittura preferito al Cagliari di Di Francesco, che lo voleva a tutti i costi per riformare a centrocampo con Nainngolan la coppia che seppe fare faville alla Roma. Si è espresso così: «So dove sto andando, conosco bene la situazione. Voglio tornare a sentirmi calciatore».
L’ultimo nodo è quello che riguarda Sōkratīs Papastathopoulos. Il 32nne greco al momento sembra più vicino al Betis Siviglia che al ritorno a Genova, non c’è però ancora certezza perché il suo indugiare starebbe sfiancando financo gli Andalusiani. Sarebbe perciò in una fase avanzatissima il negoziato per il prestito di Jerome Onguene. Camerunense 23nne molto forte fisicamente col vizio del gol, già nel giro della propria nazionale, ha collezionato 45 presenze con la sua primissima squadra il Sochaux, in Francia, con cui ha esordito coi professionisti a 16 anni. Da lì il trasferimento ai tedeschi dello Stoccarda, che però lo girano subito, prima in prestito e poi a titolo definitivo, agli ambiziosi austriaci del Red Bull Salisburgo, recentemente insediatosi nel salotto buono del pallone europeo. Colà ha collezionato quasi un centinaio di presenze. Quest’anno ha giocato 4 partite in Champions. L’offerta per lui sarebbe di un prestito con diritto di riscatto. Molto probabilmente il suo arrivo precluderebbe quello di Sokratis, e viceversa.
Federico Burlando