Derby ligure e derby salvezza per la Samp, che però arriva alla sfida con gli Aquilotti molto più tranquilla in ottica di permanenza in Serie A, con 20 punti tondi in cascina, rispetto alle rivali regionali, ora appaiate a 14. I bianconeri cercheranno però di approfittare del match in più proprio contro i blucerchiati per staccare nuovamente l’insidioso nemico comune, quel Grifone che si è rifatto gli artigli con Ballardini.
Ranieri sa che la sua squadra però non deve mai poggiarsi sugli allori. E lo sanno anche i dirigenti che hanno piazzato un colpo per ravvivare l’attacco, che troppo spesso nel girone d’andata che sta per concludersi piuttosto che sparare a salve non è riuscito a sparare affatto. Nel pomeriggio ha svolto le visite mediche Ernesto Torregrossa, un nomen omen 28nne di 80 Kg per 1 metro e 84 specialista del gioco aereo e di tutto quello che si potrebbe richiedere a uno strumento d’assedio delle difese nemiche. Dotando di una buona tecnica e visione di gioco, può disimpegnarsi pure come seconda punta. Dopo tanta gavetta si è messo in luce nell’ultimo quinquennio a Brescia. Cercato per tutta la scorsa estate, arriva finalmente tramite il prestito oneroso di un milione con obbligo di riscatto per altri 6. Firmerà sino al 2025.
Il tecnico romano però non ha parlato di lui in conferenza stampa ma degli agguerriti avversari, ringalluzziti dalla vittoria contro il Napoli allo stadio Diego Armando Maradona: «Lo Spezia gioca bene, sa quello che deve fare ed è reduce da un’importante vittoria in trasferta. È una gara inedita ma i prossimi avversari hanno raccolto meno di quanto avrebbero meritato sul campo. È una squadra che lotta e ci crede, per cui sarà una partita tiratissima fino in fondo. Servirà essere concentrati e determinati per ottenere un risultato positivo. Abbiamo affrontato la Roma, poi l’Inter e adesso sotto con lo Spezia. Inizia un ciclo di tre partite che potranno dirci cosa possiamo chiedere a questo campionato, il destino è nelle nostre mani: vediamo cosa possiamo fare da grandi»
Non meno persuaso di poter fare bene il suo collega e avversario di giornata Vincenzo Italiano:
«Il successo di Napoli ci ha permesso di lavorare con più serenità dopo tante partite dove abbiamo lasciato punti per strada. Bisognerà stare attenti a non forzare le giocate, servirà una partita di sacrificio, attenzione e personalità: se non metti in campo queste qualità prima o poi ti castigano, la Sampdoria è una squadra con un’identità precisa e ha grande solidità, sta ottenendo risultati di valore, e può disporre di calciatori che in qualsiasi momento possono risolvere la partita»
Una sfida tra due allenatori molto più simili di quanto potrebbe sembrare, nonostante si notino prima di tutto le differenze tra i due: la vecchia Volpe Ranieri ha alle spalle una carriera lunghissima ricca di successi e anche qualche fallimento, e propone un calcio estremamente concreto e pragmatico. Italiano invece ha alle spalle solo grandi, piccoli successi tra Trapani e Spezia, ha cominciato forse davvero da troppo poco per aver collezionato significative scottature in una carriera che appare lanciatissima, e improntata su un calcio spumeggiante e aggressivo.
Federico Burlando