«Se hai dato tanto e ricevuto ancora di più, se ogni volta senti l’emozione che batte dentro il petto, vuol dire che ci sono legami più forti di tutto, che vanno oltre lusinghieri corteggiamenti, che mettono da parte la cronaca e rispettano la storia. Io penso, vivo e gioco così»
È con queste parole riportate su Instagram che Quagliarella si consacra alla Sampdoria e rifiuta i 9 volte campioni d’Italia in carica della Juventus. Per Capitan Fabio avrebbe significato un glorioso ritorno al passato, non si possono infatti dimenticare i 3 scudetti conquistati all’ombra della Mole con Conte in panchina. Di fatto è stato uno degli artefici della strepitosa epopea dei bianconeri ancora in corso. Alla Samp però ha trovato la sua dimensione ideale e forse quello status di campione assoluto che non sempre gli era stato riconosciuto in carriera, garantito dalla fascia da capitano e dalla venerazione di cui gode dalla parte della Sud. Impossibile per lui mettere da parte tutto questo nonostante la splendida offerta della Vecchia Signora.
Ci sono stati anche dettagli più tecnici e prosaici a impedire la chiusura della trattativa che sembrava avviatissima. I blasonati piemontesi hanno offerto solo un contratto di sei mesi, mentre lui avrebbe richiesto un accordo per un anno e mezzo, o almeno un contratto con opzione di rinnovo. Inoltre la Samp voleva un indennizzo tutto sommato modico di un milione di € che però la Juventus non voleva versare. E così non c’è stato verso di arrivare alla fumata bianca. Troppo distanti tutte le parti in causa.
Del resto nonostante il risveglio di Keità Quagliarella continua ad essere la maggior garanzia d’efficacia dell’attacco, considerando che Gabbiadini possa riprendersi in breve tempo dagli infortuni e fastidi che lo frenano da inizio stagione, sebbene il percorso di recupero stia procedendo regolarmente, soprattutto in piscina, come quello di Ferrari. Ha invece ripreso ad allenarsi in campo Nik Prelec.
Federico Burlando