Quasi sintonizzati Claudio Ranieri e Sinisa Mihajlovic quando parlano delle riserve che scenderanno in campo contro il Bologna. L’ex tecnico blucerchiato ora sulla panchina dei felsinei ha infatti detto che «Regini e Colley sono ottimi giocatori. Non hanno nulla da invidiare a Tonelli e Augello»; l’attuale mister invece si è detto detto «convinto che sia Colley sia Regini faranno benissimo la loro parte».
Il serbo ha poi lodato gli avversari evidenziando quanto siano «una buona squadra, centrocampo fisico, davanti con Quagliarella e Ramirez. Hanno recuperato anche Gabbiadini e Candreva», mentre l’allenatore romano degli elementi ripresosi durante la sosta ha detto che «Adrien Silva si è allenato bene. Candreva è tornato quello che tutti conoscevamo. Si sta allenando con noi, ha sopportato bene i carichi di lavoro e sarà disponibile per il Bologna. Lo porterò in panchina».
Sinisa ha mostrato quindi di conoscere alla perfezione la situazione attuale di quella che è stata la sua casa per tanti anni, sia con gli scarpini ai piedi che con la tuta da coach addosso. È un avversario esperto ma Ranieri non lo teme. Non gli è riuscito di recuperare tutti, «Keita si sta curando, credo che rientrerà negli ultimi giorni di dicembre», ma sa che l’undici che scenderà in campo avrà le potenzialità e la consapevolezza di poter vincere. Del resto anche lui conosce punti di forza e debolezza degli avversari di turno: «Mi aspetto il solito Bologna, aggressivo e corto. Subito pronto a giocare in avanti, mettendo in funzione gli attaccanti che nell’uno contro uno sono validi. Dovremo essere bravi nel fare la nostra partita, non ci dovranno creare problemi».
La sosta ha rigenerato gli uomini nonostante le tante assenze dovute alle trasferte internazionali: «La sosta ci ha dato la possibilità di allenare bene i giocatori rimasti, che giocano meno. Il fatto di avere tanti nazionali rende evidente il valore della rosa, che è forte e competitiva. Ma tra viaggi e partite, per loro si tratta di quindici giorni di allenamento persi»
Un pensiero anche ai giovanissimi Askildsen e Damsgaard, che hanno esordito rispettivamente con Norvegia e Danimarca: «è un segno che i nostri osservatori hanno scelto calciatori che hanno un futuro davanti a loro».
L’ultimo cenno è al derby di Coppa di giovedì col Genoa: «So che i tifosi pensano al derby, ma prima c’è il campionato. Ci teniamo noi, ci tengono loro: sarà un derby vero come quello di poche settimane fa»
Federico Burlando