Due settimane per recuperare Gabbiadini e Keità, e studiare una difesa B

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La sconfitta contro il Cagliari in sé non ha fatto troppo male alla Sampdoria: considerando il valore dell’avversario, ostico ma abbordabile, era lecito sperare portare a casa almeno un punto, i sardi hanno saputo approfittare degli errori di un Doria comunque convincente sui piani di intensità e concentrazione. Gli strascichi della battaglia però rischiano di influenzare anche la ripresa del campionato, contro altri rossoblù tosti e ben disciplinati da una vecchia conoscenza blucerchiata: il Bologna di Sinisa Mihajlovic.

Tonelli e Augello hanno rimediato due squalifiche che intaccano il reparto arretrato di Ranieri, la cui forza consiste più nell’organizzazione e nell’affiatamento che nel valore dei singoli. Mentre Tonelli può essere rimpiazzato senza problemi da Colley, un naturale perno all’interno degli oliati meccanismi della difesa a 4, sarà molto più difficile trovare una valida alternativa ad Augello, in formissima nel primo scorcio di stagione. La riserva naturale sarebbe Vasco Regini. Il mister però lo vede più come un rincalzo da immettere, alla bisogna, negli ultimi minuti invece che come un elemento a cui si possono concedere le responsabilità di un titolare.

Il periodo di sosta potrebbe essere sfruttato per consolidare ipotesi che rechino maggiore qualità alla fascia sinistra: l’idea, come suggerito dal Secolo XIX, sarebbe dirottarvi Bereszinsky dall’out di destra, e piazzare al posto del polacco Ferrari, Thorsby o Candreva. Se il piano riuscisse Ranieri si ritroverebbe un’arma in più non solo per il Bologna ma anche per il prosieguo del campionato, specie se il reparto arretrato si trovasse ad affrontare infortuni in serie.

Al momento, considerando i cali di forma, questo è il problema dell’attacco: Ramirez e Quagliarella dopo le prestazioni brillanti con Lazio e Atalanta sono parsi appannati nel derby e col Cagliari. Ranieri non ha potuto fare affidamento su adeguate alternative: Gabbiadini dovrebbe riprendersi dai problemi muscolari proprio durante la sosta nazionali, un periodo che servirà soprattutto a Keita per diventare effettivamente il jolly che il tecnico romano si immaginava di far svariare da una fascia all’altra.

Il maliano ha saputo dare la scossa nella stracittadina ma è andato incontro a un infortunio a ridosso del match di sabato, e Ranieri ha pubblicamente deplorato la circostanza come un brutto colpo ai suoi piani: «Con Balde avremmo potuto essere più aggressivi nel finale come nel derby, avevo persino idea di metterlo titolare, poi è andato a calciare quel pallone a Bogliasco e si è fatto male. Ha avuto pure il Covid, quindi non poteva essere al top»

Federico Burlando

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