Così ripartono le piscine in Liguria. Si apre il 25 maggio

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Le Piscine della Liguria preparano la riapertura con la massima attenzione ai protocolli e alla sicurezza. Prime “bracciate” in acqua lunedì 25 maggio. Poi l’apertura estiva il 30 maggio e dal 3 giugno la ripresa di tutti i corsi.

Da oltre un mese è nato il movimento “Insieme Si Vince” che riunisce, per la prima volta, tutti gestori e le società sportive per un totale. Un mondo che conta oltre 100 vasche, 6.000 addetti, tra dipendenti e collaboratori, 250.000 sportivi tesserati e più di 400.000 frequentatori.

Adesso che decreti, ordinanze e protocolli sono definitivi, gli impianti sportivi pubblici si preparano alla ripartenza progressiva. “I tempi per le riaperture delle piscine – spiega Andrea Biondi, portavoce di Insieme si Vince – sono quelli che abbiamo identificato e segnalato fin dall’inizio. Da tempo siamo al lavoro e, ora che sono noti e definitivi i protocolli da seguire, siamo in grado di garantire le riapertura progressiva in sicurezza a partire da lunedì prossimo 25 maggio”.

Una apertura graduale necessaria per garantire la massima sicurezza di tutti gli utenti. “Inizieremo lunedì prossimo ad aprire l’attività agli agonisti e alla libera balneazione. Poi dal 30 maggio inaugureremo l’attività estiva, mantenendo così i tempi tradizionali di ogni stagione. Infine da lunedì 3 giugno saremo in grado di far ripartire anche tutti i corsi”.

Per i gestori ci sarà un pesantissimo aggravio di costi a fronte di ricavi decisamente limitati in questa fase. “Nonostante tutto – sottolinea Biondi – manterremo tutte quelle tariffe “sociali” per diversamente abili e terza età che da sempre caratterizzano la nostra offerta sportiva. Ai nostri utenti garantiremo la possibilità di poter utilizzare i propri abbonamenti per il periodo di blocco, in attesa anche del provvedimento sui voucher atteso dal Governo”.

Le piscine della Liguria ripartono, con passione e impegno massimi. “E’ evidente – chiude Andrea Biondi – che risulta indispensabile la rinegoziazione dei contratti con la pubblica amministrazione con la quale si dovrà prevedere un allungamento del numero di anni di gestione e una serie di interventi a supporto e salvaguardia della stabilità dei piani economici e finanziari che l’emergenza covid 19 ha completamente stravolto”.

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