Come commentare l’ennesima decisione cervellotica e priva di un minimo di buon senso , quella di far giocare il nostro derby alle 20.30 di lunedì 15 Aprile? “ Una porcata ai danni dei tifosi” ha dichiarato la Federclub nel suo comunicato e quanto scritto non può che trovarci pienamente d’accordo. La giustificazione è stata quella di non far sovrapporre due eventi quali la stracittadina e la mezza maratona di Genova ma la Federclub ha prontamente rimarcato che il 9 Aprile 2017, proprio nel giorno in cui si svolse la corsa podistica, venne programmata Sampdoria-Fiorentina alle 12.30 della domenica. Alle richieste di spostare il match alle 15 non fu data risposta, peccato che poi l’incontro iniziò in forte ritardo perché la squadra viola arrivò tardi allo stadio, imbottigliata nel traffico …
La realtà delle cose è che questa città, pesantemente ferita dalla tragedia del ponte Morandi, la nostra Genova che quotidianamente deve convivere con i problemi della viabilità, non conta ormai nulla a livello calcistico, le società hanno l’obbligo di farsi sentire ed alzare la voce per l’ennesima “porcata” perpetrata ai loro danni e soprattutto contro due tifoserie che mediamente portano ogni anno quarantamila persone abbonate allo stadio, in uno stadio fatiscente e con servizi da terzo mondo.
E nonostante tutto i tifosi di Genoa e Sampdoria continuano a seguire con passione le loro squadre, anche con risultati sportivi non eccelsi, promuovono iniziative sociali , colorano di passione l’impianto sulle sponde del Bisagno … Chi decide non conosce neppure minimamente cosa significhi il derby per la città di Genova, il pathos dell’attesa, la preparazione delle coreografie, il ritrovarsi prima per andare insieme allo stadio e poi dividersi per due ore, chi verso Nord e chi verso Sud….
Il derby che si gioca il lunedì sera è uno schiaffo , l’ennesimo, a due tifoserie, a due popoli, a due realtà che a poco a poco si stanno inevitabilmente depauperando… il calcio spezzatino serve sicuramente alle società per sopravvivere ed è impossibile tornare indietro ma alla lunga temiamo che possa risultare indigesto anche a chi decide, senza mai tenere minimamente in considerazione i diritti di chi questo spettacolo continua a tenerlo in piedi, i tifosi: ancora per quanto?
Marco Ferrera