La Sampdoria risponde al Milan corsaro a Ferrara e liquida il Verona al di là del 2-0 finale.
Una partita a senso unico quella dei blucerchiati, che nei primi venti minuti hanno sciupato cinque occasioni da rete, di cui tre nitidissime, rimandando alla seconda frazione il raccolto in termini di gol. Si tratta della nona vittoria in tredici uscite stagionali al “Ferraris” ( decima se contiamo anche il derby , fuori per calendario), se escludiamo la flessione a dicembre che ha portato alle due sconfitte contro Lazio e Sassuolo ed i due pareggi recenti contro Roma e Torino ( con tre delle quattro partite in cui la Samp ha subito il gol dopo il novantesimo…) l’undici di Giampaolo è inarrestabile davanti al suo pubblico, dove ha conquistato 29 dei suoi 41 punti in classifica, con la sola Juventus capace di fare meglio.
La Sampdoria e il tiro al bersaglio del primo tempo
Dicevamo del tiro al bersaglio in avvio, dove è stato bravo Nicolas ad opporsi a Caprari, Linetty, Quagliarella e Zapata ma dove sono stati poco cinici i padroni di casa, specialmente il polacco (poca convinzione nella battuta sottomisura) ed il colombiano che, servito a tu per tu con l’estremo scaligero, non ha angolato una conclusione elementare. Senza contare che anche Quagliarella ha dovuto abortire l’urlo liberatorio quando un suo colpo di testa a botta sicura è stato deviato sul palo da una deviazione di Vukovic.
Il Verona? Davvero poca cosa, mai la squadra di Pecchia è riuscita a pungere, con un atteggiamento passivo e rassegnato ma comunque il fatto di riprendere la contesa sul nulla di fatto, dopo un primo tempo del genere, poteva far pensare alla classica partita stregata e pericolosa. Ci ha pensato l’ottimo Barreto, servito nel cuore dell’area da Caprari, a sbloccare in avvio di secondo tempo con una testata provvidenziale, raggiunto il vantaggio i blucerchiati hanno gestito con meno affanno l’inerzia del match, senza rischiare mai nulla contro i gialloblu. Uscito lo spento ed inconcludente Zapata , che si è divorato il raddoppio subito dopo davanti a Nicolas spedendo alto e poi Caprari rilevato da Alvarez, la Samp ha continuato a fare la partita, senza però riuscire a chiuderla se non a 5’ dal termine, quando Kownacki , steso da Valoti, permetteva all’infinito Quagliarella di siglare dal dischetto la sua diciassettesima perla stagionale , 125° gol nella massima serie.
I singoli
Inoperoso Viviano, solita partita di mestiere ed esperienza del “Gato” Silvestre, affiancato da Ferrari che fa sempre correre qualche brivido con alcuni disimpegni “sporchi”; registriamo la costante crescita di Bereszynski, che non si è fatto condizionare da un giallo comminatogli da Pairetto dopo soli venti minuti e la buona prova di Murru, che sta prendendo la giusta confidenza nel ruolo, dopo aver spodestato il partente ( a fine stagione) Strinic. Partita di lotta e governo , impreziosita dalla prima rete stagionale, per Edgar Barreto alla ricerca del rinnovo contrattuale e ritornato sui livelli a lui consoni, mentre Linetty non è apparso molto brillante, crescendo solo nella ripresa. Su Torreira non sprechiamo più aggettivi, ci troviamo di fronte, secondo il nostro parere, ad uno dei centrocampisti più forti e completi del campionato, stupisce la sua personalità e la presenza costante nella partita in ogni fase di gioco e la continuità di rendimento, tanto più da rimarcare in un giovane che ha appena compiuto ventidue anni.
Caprari ha alternato luci ed ombre anche se sono prevalse le prime, è un giocatore che ha rimpiazzato, con altre caratteristiche, lo squalificato Ramirez e si propone come possibile titolare nel fondamentale impegno serale di domenica prossima a S.Siro contro il Milan, magari per sostituire uno Zapata che deve ritrovare la forma migliore. Anche ieri il colombiano ha sciupato due occasioni da rete solari , denotando una fase di involuzione anche nella partecipazione alle fasi del gioco, sarà fondamentale la sua forza d’urto nella fase calda della stagione. Chi non delude mai è invece il capitano, Fabio Quagliarella, che con la rete di ieri raggiunge numeri impensabili ad inizio anno e che rappresenta l’autentico uomo squadra di questo gruppo che sta facendo divertire e sognare la Genova doriana.