La Sampdoria e il fatal recupero

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Il pari di Dzeko nel recupero lascia con l’amaro in bocca quando ormai sembrava quasi conquistato un altro scalpo eccellente al “Ferraris”, per la terza volta nelle ultime cinque uscite casalinghe la Samp perde punti importanti dopo il novantesimo.

Era successo contro la Lazio, con il pari biancazzurro arrivato a dieci minuti dal termine ed il sorpasso di Caicedo nel recupero, si è ripetuto con la stoccata di Matri in occasione del successo del Sassuolo ed anche ieri l’incornata del bosniaco , forse all’ultima partita in giallorosso prima dell’approdo al Chelsea, ha privato la squadra blucerchiata di due punti che le avrebbero tra l’altro permesso di avvicinare proprio i giallorossi a quattro punti e di consolidare il sesto posto.

Se la partita contro la Fiorentina di domenica scorsa aveva fatto pensare alla crisi lasciata alle spalle, quella andata in scena ieri sera ha certificato la ritrovata vena e compattezza, unita a quella leggerezza e bellezza del gesto tecnico tanto gradita al tecnico di Bellinzona: lo scambio Caprari-Torreira-Caprari con conclusione ribattuta a quattro minuti dalla fine da Alisson fa il paio con la giocata che domenica scorsa ha permesso a Quagliarella di segnare il terzo gol contro i viola, giocate che ci riportano indietro nel tempo, con altri protagonisti quali per esempio Vialli e Mancini.

Attenzione, non vorremmo essere fraintesi: quella era una Samp forte e fantasiosa in fase offensiva ma tremendamente solida e granitica nella retroguardia, questa lascia molte falle dietro , altrimenti sarebbe da primi posti per quanto sa produrre in nella tre quarti avversaria però il pubblico di fede blucerchiata mostra di gradire e ieri sera è stato l’autentico dodicesimo in campo, con un tifo incessante per tutti i novanta minuti.

Che spettacolo Sampdoria-Roma

Abbiamo assistito ad una splendida partita, giocata a viso aperto da entrambe, con una prima frazione in cui le occasioni da rete non sono state molte ma in cui il ritmo è stato incessante, con Linetty pericoloso prima del quarto d’ora e Pellegrini che sull’altro fronte ha impegnato Viviano dalla distanza, prontissimo pochi minuti dopo ad opporsi con il piede di richiamo alla conclusione sottomisura a botta sicura di Nainggolan. Sul finire di tempo i due episodi decisivi della prima parte: sulla fascia destra in prossimità del fondo Strootman va a sbattere contro Ferrari in opposizione, Orsato fa cenno di proseguire valutando veniale l’ostacolo del difensore doriano, romanisti che protestano e sul veloce ribaltamento di fronte Ramirez crossa per Quagliarella , Kolarov rinvenendo tocca con il braccio largo impedendo che la sfera finisca all’attaccante. Orsato non vede il tocco, il gioco prosegue ma dopo oltre un minuto la segnalazione del Var fa resettare tutto al fischietto di Schio , calcio di rigore assegnato tra le proteste dei giallorossi e Quagliarella che infila Alisson per il suo sedicesimo centro stagionale.

La Samp interpreta bene la prima parte della ripresa, tiene lontana la Roma dalla propria area ed anzi si propone dopo pochi minuti con una gran giocata di Praet, migliore dei suoi per continuità, facilità di corsa e proprietà di palleggio che serve un cioccolatino da scartare a Zapata solo in area ad un dozzina di metri dalla porta ma il colombiano denota ancora una condizione non scintillante e spara in curva.

Quagliarella lascia il campo per il riacutizzarsi del dolore all’adduttore destro ed entra Caprari, che su punizione costringe Alisson alla difficile deviazione in corner: siamo al 18’ della ripresa e gli ospiti, con Schick in campo al posto dell’impalpabile Defrel, cominciano a prendere campo, con Pellegrini che manda di poco a lato dal limite e Dzeko che mette incredibilmente a lato sottomisura , con Viviano inchiodato sulla linea di porta a guardare. Anche Strinic deve uscire per un affaticamento muscolare, ben più grave quanto accade pochi minuti dopo a Praet, tradito da un falso rimbalzo della sfera sul terreno e che si procura un grave danno muscolare: in campo Murru e Barreto non riescono ad offrire quanto i titolari, la Samp stringe le fila e va comunque vicinissima al raddoppio due volte, entrambe con Caprari, che prima conclude sciaguratamente alto da buona posizione dopo azione da corner e poi viene rintuzzato dal portiere nell’azione sopra descritta, anche la Roma fa venire i brividi con due rasoiate del mai domo Florenzi, sembra fatta ma Zapata non tiene un comodo pallone in uscita, si fa anticipare , l’azione della Roma riparte ed il giovanissimo Mirko Antonucci, classe ’99, esordiente, pennella un cross che Dzeko deve solo spingere con la fronte alle spalle di Viviano, con Ferrari e Murru colpevolmente tagliati fuori.

Nei minuti restanti del recupero la squadra di Giampaolo, pur colpita dal bomber giallorosso, riesce ancora a reagire e tiene sulla corda l’undici di Di Francesco, con due punizioni non sfruttate da Ramirez da buona posizione, lasciando nel caloroso pubblico che ha sostenuto incessantemente la squadra la delusione di non aver ottenuto per poco l’intera posta ma la consapevolezza di aver ritrovato la bella Sampdoria di inizio stagione.

Adesso tra pochi giorni si replica, domenica sera all’Olimpico sarà un’altra storia: Giampaolo dovrà fare i conti con l’infermeria prima di scegliere gli undici da mandare in campo, non ci sarà sicuramente Praet, migliore in campo ieri sera e che sarà sottoposto agli accertamenti del caso per l’infortunio muscolare rimediato, che si teme possa essere particolarmente grave. Da monitorare, viceversa, le condizioni di Strinic e del bomber Quagliarella, elemento imprescindibile e trascinatore della formazione doriana.

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