Nelle sessanta trasferte a Milano la Samp è tornata a casa con l’intera posta in otto occasioni, con 16 pareggi e ben 36 sconfitte a completare lo score.
Lo scorso 3 Aprile l’undici di Giampaolo s’impose in rimonta per 2-1: dopo il vantaggio meneghino di D’Ambrosio al 35’, la reazione blucerchiata s’infranse sul legno della porta difesa da Handanovic, con la giocata di Bruno Fernandes, ma nella ripresa in avvio Schick, bravo a correggere in gol la sponda aerea di Silvestre e a cinque minuti dalla fine Quagliarella su rigore resero trionfale la serata .
La stagione precedente arrivò una sconfitta per 3-1, grazie ai gol di D’Ambrosio, Miranda ed Icardi e sigillo finale di Quagliarella per la rete della bandiera, il 29/10/2014 solo un rigore di Icardi al novantesimo piegò la truppa di Mihajlovic, vicina al vantaggio con una traversa di Duncan e successivamente con miracolo di Handanovic su Eder: fu quella la prima sconfitta stagionale per la Samp.
La prima trasferta con Sinisa in panchina, il 1/12/2013, fruttò l’ultimo pari uscito sulla ruota del “Meazza”: il chirurgico sinistro da fuori area di Renan nei minuti conclusivi riequilibrò il punteggio dopo il rapido vantaggio di Guarin.
Pari anche nel febbraio 2010, la famosa partita delle “manette” di Mourinho, con il “Biscione” in nove nella prima frazione per le espulsioni di Samuel e Cordoba e con la Samp incapace di colpire nonostante la doppia superiorità numerica; espulso Pazzini nella ripresa , Storari tenne a galla la Samp in chiusura con una super parata su Eto’o.
Inter-Samp: il pazzesco precedente del 2005
Match pazzesco quello del 9/1/2005, con doppio vantaggio ospite firmato Tonetto e Kutuzov, in gol a 5’ dallo stop: mentre parte del pubblico lasciava a quel punto lo stadio, Martins al 90’ segnò una rete che diede il via a sei minuti da incubo per la squadra guidata da Novellino, al terzo minuto di recupero arrivò il pari di “Bobo” Vieri e sul filo di lana la rasoiata di Recoba da venticinque metri infilò Antonioli, suggellando l’incredibile rimonta.
Prima del successo dello scorso aprile, per trovare un’altra vittoria bisogna riandare al 15/12/1996, finì 4-3 con vantaggio ospite di Montella, pareggio di Berti e sorpasso grazie all’ex Marco Branca, con nuovo pari dell’”aeroplanino” e poi ancora gol di Branca, poi nel finale il trionfo Samp con i sigilli di Franceschetti e Mancini.
Nello stesso anno solare, il 10 Aprile, decise Enrico Chiesa con una doppietta, da tramandare ai posteri il successo a San Siro del 5 Maggio 1991, novanta minuti che di fatto consegnarono lo scudetto allo squadrone allenato da Boskov: Beppe Dossena e Gianluca Vialli regalarono ad oltre diecimila tifosi impazziti un trionfo indimenticabile, con Pagliuca “The wall” grandissimo protagonista e capace di ipnotizzare Matthaeus sullo 0-0 dal dischetto. E dopo quindici giorni fu tricolore superando il Lecce a Marassi.
Nei primi anni ottanta stava nascendo la grande Samp di Paolo Mantovani e dopo cinque stagioni in cadetteria la prima trasferta per l’undici di Ulivieri fu proprio in casa nerazzurra: gli acuti di Trevor Francis e di un imberbe Roberto Mancini resero inutile il gol di Hansi Muller; anche l’anno seguente gli Uilivieri’s boys sbancarono la Scala del calcio e fu la grande giornata di Trevor Francis. Fulvio Collovati, difensore interista, ricorderà ancora quel pomeriggio per lui da incubo, con lo “striker” britannico che lo fece impazzire e realizzò una doppietta, con una delle due segnature in cui partì in progressione all’altezza del centrocampo vanamente inseguito dal difensore, infilando poi Zenga con un sinistro all’incrocio dei pali , una rete così bella che entrò nel palinsesto di una sigla televisiva.
Il pallone racconta che il 9/1/1972, quando non c’erano le pay-tv , le emozioni si vivevano sul rettangolo verde o si trepidava all’ascolto di “Tutto il calcio…”, che si collegava solo all’inizio dei secondi tempi. Sul punteggio di 4-2 ad un quarto d’ora dal termine la partita pareva chiusa, nessuno poteva immaginare che gli allora campioni d’Italia, con atleti del calibro di Burgnich, Mazzola, Corso e Boninsegna potessero consentire la rimonta. Ed invece , grazie ad un gol di Marcello Lippi ed al penalty trasformato nel finale con la consueta freddezza dal grande ex Luisito Suarez, arrivò l’incredibile 4-4 finale. Citiamo gli eroi di quel pomeriggio, rigorosamente dall’ uno all’undici, che resero luminosa la nebbiosa giornata lombarda: Battara, Santin, Sabatini, Boni, Negrisolo, Lippi, Casone, Lodetti, Cristin, Suarez, Fotia (per la cronaca di Boni e Santin le altre reti blucerchiate).