Solo in cinque occasioni la Sampdoria è uscita vittoriosa dalla trasferta in casa della Juventus in 58 precedenti, i pareggi sono stati 19 (l’ultimo l’1-1 del 14/12/2014 con reti di Evra e Gabbiadini , in cui la Samp interruppe una striscia di 25 vittorie bianconere allo “Stadium”) e le sconfitte ben 34: nell’ultima giornata dello scorso torneo arrivò una “manita” con il rotondo 5-0 firmato da una doppietta di Dybala e singole di Evra, Chiellini e Bonucci.
Torino bianconera evoca una lontana retrocessione datata 22/5/1966, quando le reti di Cinesinho e Menichelli, intervallati dal momentaneo pari di Giancarlo Salvi, certificarono la prima retrocessione della storia doriana.
Ed allora ricordiamole le cinque perle della Samp sotto la Mole, in un viaggio a ritroso nel tempo. Il 25/3/1962 fu sufficiente la rete di Brighenti per avere ragione di una formazione che annoverava, tra gli altri, due campioni come John Charles ed Omar Sivori. Bisognerà attendere oltre ventuno anni per un’altra gioia blucerchiata, era il 30 Ottobre 1983, una giornata di pioggia incessante nel catino del vecchio “Comunale”. Renzo Ulivieri, tecnico di una Samp giovane e sfrontata, schierò davanti ad Ivano Bordon, esperto numero uno arrivato dall’Inter, una retroguardia formata da Pellegrini, Vierchowod, Guerrini e Renica , una robusta cerniera di centrocampo che accoppiava la corsa di Galia e Pari alla forza fisica di Casagrande, con Brady, fresco ex, a dare qualità al centrocampo, con Marocchino, altro ex bianconero a supportare l’unica punta Mancini. Partita che sembrava già segnata con il repentino vantaggio di “Pablito” Rossi ma nella seconda frazione il punteggio fu ribaltato dal rigore trasformato con la consueta freddezza proprio da Brady e dal tap-in sotto misura di Roberto Galia.
Il successo più largo fu quello del 13/4/1996, si giocava il sabato, pochi giorni dopo la Vecchia Signora era attesa dalla finale Champions (poi vinta) contro l’Ayax e fu la grande giornata di Enrico Chiesa, autentico trascinatore e subito in gol , prima che le lancette dell’orologio avessero esaurito il primo giro dei secondi; nella ripresa Balleri e poi Seedorf diedero al punteggio una dimensione più rotonda.
Saltiamo al 2/2/2005 quando l’acuto di Aimo Diana, bravo nella ribattuta vincente dopo la traversa colta da Castellini, fece gioire l’undici di Novellino ma la vittoria più bella ed insperata fu l’ultima: era il giorno della Befana del 2013 e quel giorno il panorama calcistico scoprì le doti del giovane Mauro Icardi, a segno con una doppietta a Buffon dopo il vantaggio locale di Giovinco. Quel giorno la squadra guidata dalla panchina da Delio Rossi rimontò in inferiorità numerica giocando una strepitosa ripresa, dopo l’espulsione nella prima frazione di Berardi, contro una Juventus che schierò in attacco Fabio Quagliarella, attualmente in maglia blucerchiata.