Il Genoa esce con un solo dalla sfida contro il Pescara a causa di un arbitraggio che ha lasciato molto desiderare per la gestione della gara e dei cartellini. Nel giro di pochi minuti a metà del secondo tempo ha espulso Edenilson, per doppia ammonizione e Pandev per proteste, che non sono sembrate neanche plateali. Il pareggio del Pescara è arrivato nel finale a firma di Manaj. [mom_video type=”youtube” id=”zjcXX0Bgel8″]
Genoa che parte a ritmi molto bassi cercando di impostare l’azione da dietro per far apririe la fitta maglia difensiva creata da Massimo Oddo. Ma il primo sussulto della gara è del Pescara con Gianluca Caparari, il pericolo numero degli abruzzesi, che con un bel diagonale dal limite dell’area destro fa correre un brivido sulla schiena di Mattia Perin.
Juric non prende bene questa occasione del Pescara e i rossoblù aumentano i giri mettendo in difficoltà in più di una occasione il Pescara. La grande occasione arriva sui piedi di Ocampos, che raccoglie al volo il cross di Edenilson, ma Bizzarri si supera e salva i suoi. Il forcing del Genoa continua ma il muro innalzato da Oddo regge e non riesce a sfondare.
La gara perde di ritmo con due squadre che si aspettano a vicenda provando poco a verticalizzare il gioco. Ma al 21’ arriva l’infortunio ad Ocampos che dopo un brutto scontro con Crescenzi deve uscire con la borsa sul ginocchio destro, al suo posto Gakpè.
Da qui in poi il Pescara prende coraggio e incomincia a macinare gioco e rendersi in più di una occasione pericoloso, grazie alla classe e alla velocità di Caprari, che trova sempre lo spazio giusto per tiro.
Genoa-Pescara: la prima volta di Simeone

La partita però perde di velocità ed intensità con il Genoa che non riesce mai a sviluppare gioco sulle fasce, perdendo troppi palloni in mezzo al campo rischiando più colte il contropiede.
Juric decide subito di cambiare le carte e toglie un Ntcham ed ha ragione. Perché il macedone entra subito in partita e prende per mano la squadra dando più vivacità alla manovra e arriva il gol del vantaggio rossoblù. Gentiletti va in anticipo su Caprari e trova un pallone filtrante per Simeone, sul quale l’argentino si avventa e fulmina Bizzarri, firmando la sua prima rete in serie A, facendo impazzire tutto lo stadio.
Le due squadre si allungano e lo spettacolo aumenta, ma sempre con il Pescara che non arretra di un passo e prova sempre a giocare andando alla ricerca del gol del pareggio scoprendosi al contropiede, che il Genoa in due occasioni non riesce a sfruttare.
Dopo qualche minuto di confusione sono di nuovo gli uomini di Juric i padroni del campo lasciando poco spazio alla manovra del Pescara con un lungo possesso palla diventando pericoloso ogni volta che verticalizza o per Simeone o per Pandev.
Però la gara cambia al 29’ con l’espulsione per doppio giallo di Edenilson per un fallo in mezzo al campo su Verre, davvero molto fiscale l’arbitro Irrati, che diventa di nuovo protagonista pochi minuti dopo. Pandev subisce un fallo evidente al limite dell’area regalando la palla a Benali che calcia debole su Perin.Il macedone protesta, come spesso si vede sui campi di calcio, ma per l’arbitro c’erano gli estremi per il rosso e così il Genoa rimane in nove.Il Luigi Ferraris si trasforma in una bolgia accendendosi una mischia in mezzo al campo.
Il Genoa anche in nove ha l’occasione buona per trovare il secondo in contropiede con Laxalt, ma dopo una lunga corsa arriva troppo stanco davanti a Bizzarri e il suo tiro è debole.
Juric mette anche Munoz a difesa del vantaggio, ma alla fine arriva il pareggio del Pescara con Zampano che riesce a saltare sia Laxalt che Gentiletti e mettere in mezzo per Manaj puntuale a trovare l’impatto con il pallone e buttarlo in rete.
Non succede più nulla e il Genoa riesce a portare a casa un punto strameritato contro un arbitraggio davvero che lascia desiderare.