Da giovani da osservare crescere a titolari inamovibili. Sono bastati pochi mesi a Torreira e Linetty per prendersi la Sampdoria.
Quarantuno anni in due, solo qualche mese in più del solo Francesco Totti. Meno classe, ovviamente, ma nessun timore reverenziale. A Roma il centrocampo blucerchiato ha schierato per la terza volta di fila la sua “meglio gioventù” e Giampaolo può essere più che soddisfatto. Torreira e Linetty non hanno tremato, anzi per tutto il primo tempo hanno sottomesso la mediana giallorossa formata dai quotatissimi Nainggolan, De Rossi e Strootman. Opachi i fenomeni di Spalletti, brillanti i rampanti blucerchiati.
Linetty, lo stantuffo della Sampdoria

Di Karol Linetty poco si sapeva nel girono del suo arrivo a Bogliasco. In Polonia ne parlavano un gran bene, la Nazionale gli aveva messo gli occhi addosso e la Sampdoria, anticipando la concorrenza, ha piazzato il colpo. Giampaolo si è subito innamorato di lui, lo ha lanciato nella mischia sin dall’esordio ufficiale con il Virtus Bassano in Coppa Italia e dal quel giorno non lo ha più tolto. Ha fatto i chilometri Linetty, al momento è per media quello che copre più campo (fa 10 km a partita). Per ora non ha evidenziato colpi di classe, ma sbaglia poco e nel gioco tutto in verticale di Giampaolo è fondamentale non prestare il fianco agli avversari.
Torreira, un po’ regista un po’ mediano
Al fianco del polacco si è imposto Lucas Torreira. Classe 1996 di lui si sapeva qualcosa in più vista l’ottima stagione a Pescara. La serie A però è tutta un’altra cosa, dicevano, il sudamericano non sembra essersene accorto. Giampaolo gli ha affidato le chiavi del centrocampo e lui non ha mai tremato. Fa girare la palla con la tranquillità del veterano e pressa su tutti anche altissimo. Un po’ regista e un po’ mediano Torreira, e per Cigarini si prospetta un anno difficile.
La Sampdoria dei giovani cresce a meraviglia. Linetty e Torreira (entrambi in campo per 4 gare ufficiale senza mai essere sostituiti) hanno fatto breccia nel cuore di Giampaolo. Skriniar paga l’errore sul rigore di Roma ma tornerà utile. Adesso si aspettano segnali dal più atteso di tutti: Denis Praet.