Un super Settebello annichilisce la Grecia ai quarti di finale e conquista la semifinale olimpica contro Serbia, campione del mondo e d’Europa in carica, giovedì 18 agosto. Una grande difesa e un Figlioli formato over the top scavano il solco contro la Grecia, che gli azzurri non battevano da oltre quattro anni in competizioni internazionali. Determinanti la difesa sull’uomo in meno e sui centri. Il gioco offensivo ne è una meravigliosa conseguenza.
In semifinale le stesse squadre di quattro anni fa, ma il Settebello ha sette debuttanti. A Londra l’Italia superò la Serbia 9-7 e la Croazia sconfisse il Montenegro 7-5. Nelle finali successi di Croazia per 8-6 e di Serbia per 12-11.
Mai entrambe le squadre italiane si era qualificate insieme alle semifinali olimpiche (mercoledì tocca al Setterosa alle 12.20 locali, le 17.20 italiane contro la Russia), sinonimo di un movimento vivo e garantito dal ricambio generazionale.
“Una partita perfetta per temperamento, strategia e tattica – commenta raggiante il cittì Campagna, alla nona olimpiade tra tecnico e giocatore – Ognuno ha giocato per la squadra e non per se stesso; i ragazzi hanno sempre cercato la soluzione studiata. Le quattro semifinaliste di Londra si ripresentano per le medaglie. Noi abbiamo cambiati 7 giocatori. Dedico questa vittoria all’intero movimento. Contro la Serbia sarà una semifinale straordinaria, difficile; ce la giocheremo fino alla fine. Ci sarà da soffrire; dovremo aggredirli e far emergere le loro ansie, paure. Non hanno mai conquistato la medaglia, ovvero quella olimpica e dovremo ricordarglielo ad ogni azione”.
Gli fa eco Matteo Aicardi, il cavaliere mascherato che gioca ancora con la protezione al viso dopo la rottura del setto nasale subita nella partita d’esordio con la Spagna. Due gol pesantissimi e tanto lavoro ai due metri: “Desidero ringraziare tutti i compagni perchè abbiamo battuto la nostra bestia nera e ci siamo riusciti giocando da squadra, dominando in attacco e in difesa. E’ una bella impresa. La squadra c’è e, anche se tecnicamente non siamo in pole position, abbiamo testa e cuore per equilibrare i valori. Ora contro la Serbia servirà forza ed umiltà”.