Gian Piero Gasperini è giunto a 264 panchine rossoblu in campionato. Domenica prossima raggiungerà quota 265 eguagliando il suo illustre predecessore Gigi Simoni, che salvo sconvolgimenti verrà superato la domenica successiva a Napoli. Il Gasp è pronto ad entrare nella leggenda.
GASPERINI-GENOA: 10 ANNI FA IL FISCHIO D’INIZIO

Di conseguenza il tecnico di Grugliasco potrà fregiarsi del titolo di secondo allenatore di sempre della storia rossoblu ed il primo in assoluto dal secondo dopoguerra ad oggi. Diciamo secondo poiché il primato resta solidissimo nelle mani del mitico William Garbutt, tecnico genoano in ben 5 decenni (dal 1910 al 1950 sia pure con parecchie interruzioni). Secondo i miei calcoli il tecnico britannico avrebbe ufficiosamente occupato la panchina genoana in ben 427 occasioni. Tornando a Gasperini, ricordiamo come esattamente 10 anni fa, quando fu promosso da Preziosi alla guida del Genoa, la sua assunzione aveva generato no poco scetticismo. Si era alla vigilia del campionato cadetto stagione 2006-2007 e destava non poche perplessità la scelta di un tecnico con una labile quantunque positiva esperienza nel Crotone, per giunta in vista di un campionato che proponeva ai nastri di partenza squadre come Juventus, Napoli e Bologna. Ma tutti dovettero ricredersi al termine del torneo quando il Genoa si affiancò alle prime due come terza squadra promossa in serie A dopo ben 13 anni di assenza. Sia la società che il tecnico non avrebbero mai più lasciato la massima divisione. Positiva la stagione dell’esordio terminata al nono posto con zona Europa tramite Intertoto sfiorata o per meglio dire lasciata cadere, ma al Presidente Preziosi andava bene così. Indimenticabile quella successiva, stagione di grazia 2008-2009. Quarto posto finale in coabitazione con la viola ma questi ultimi promossi in ChampionS grazie allo scontro diretto; Genoa comunque in Europa League grazie all’apporto del fuoriclasse Milito. Gasperini a questo punto sembrava intoccabile; il Presidente aveva storpiato in suo cognome in Gasperson (equiparazione a Ferguson uomo manager del Manchester United) e gli aveva proposto persino un contratto a vita. Dignitosa la terza stagione in serie A conclusa nella parte sinistra della classifica pur in presenza di una squadra profondamente modificata ogni sei mesi. Scrisse all’epoca un cronista .” Allenare per un biennio il Genoa è come allenare sei squadre diverse”. Qualcosa misteriosamente si ruppe fra Preziosi e il tecnico nella stagione 2009-2010. Dopo 10 giornate, al termine di una sconfitta a Palermo (0-1 rete di Pinilla) le strade fra i due si separarono.
2013: IL GRANDE RITORNO
Preziosi si affidò via via a tecnici del calibro di Ballardini, De Canio, Marino, Del Neri, Liverani. Gasperini dal canto suo ballò poche giornate alla guida dell’Inter (era ancora fresco il ricordo di Mourinho), un po’ di più sulla panchina del Palermo (ma le assunzioni a tempo determinato sono tuttora una specialità di casa Zamparini). L’inizio della stagione 2013-2014 vedeva l’inesperto Liverani alla guida del grifone. Fu talmente disastroso (appena 4 punti in 6 partite) che dopo una sconfitta interna per 0-2 col Napoli con doppietta di Pandev (toh, che curiosità), Preziosi pensò bene di richiamare alla causa proprio l’uomo di Grugliasco, l’unico che conosceva l’ambiente più di ogni altro. Il resto è cronaca. Gasparini riesce a dare una svolta alla squadra che si salverà senza affanni, mettendo pure in mostra un bel calcio. Prestigioso sesto posto l’anno successivo, e in ottima posizione per la salvezza in quello attuale. Il tutto con la gestione di almeno una quarantina di elementi in conseguenza dell’intenso calcio mercato. Oggi ci si pone questo interrogativo : continuerà Gian Piero Gasperini il suo rapporto col Genoa consolidando ulteriormente la sua seconda posizione? Le voci di corridoio sono contrastanti. Noi non prendiamo posizione al momento che c’è purtroppo disparità di vedute fra tutte le frange della tifoseria. Vogliamo solo precisare che sono solo i crudi numeri a fare la storia. Questa ci insegna che negli anni a venire il nome di GianPiero Gasperini rappresenterà una vera pietra miliare nella storia della squadra calcistica più antica d’Italia.
Marco Colla