La squalifica di Correa potrebbe di nuovo spalancare le porte del campo ad Antonio Cassano, ma Montella non vuole sbilanciare la squadra, né variare troppo l’assetto offensivo inaugurato dall’ultima trasferta di Milano. Come la prenderà questa volta Fantantonio?
Sampdoria-Frosinone, 84′, risultato di 2-0 per i blucerchiati. Cassano, Muriel e Lazaros si scaldano da una buona mezz’ora. Dopo gli ingressi di Silvestre e Krsticic, a Montella resta da spendere un cambio. L’intenzione è quella di coprirsi e non rischiare beffe in extremis come in passato: il prescelto è il greco, che rileva uno stanco Ricky Alvarez, ormai un titolare fisso per il tecnico di Pomigliano d’Arco. Cassano non batte ciglio e si risiede in panchina, confortato da Montella che lo abbraccia e gli sussurra qualcosa nell’orecchio.
Il comportamento di Cassano, sostanzialmente bocciato dopo aver fallito dal primo minuto in coppia con Quagliarella contro il Torino, sta stupendo tutti in positivo. Non un parola, una protesta, nessun rumor di “cassanate” o destabilizzazioni, tanto che da più parti si è parlato, alla soglia dei 34 anni, di una definitiva maturazione caratteriale dell’eterno “Peter Pan” blucerchiato. Maturo, ma con un’ultima pretesa: si sa ormai che Fantantonio voglia giocare solo come prima punta, per poter arretrare e agevolare gli inserimenti dei compagni coi suoi assist illuminanti, unici al mondo per precisione e tempismo. Vedere il derby contro il Genoa per farsi un’idea.
Oggi però, nella complicata posizione di classifica in cui è sprofondata la Samp, migliorata solo un poco dopo la vittoria col Frosinone, nell’11 di Montella non sembra esserci spazio per il “Pibe de Bari”, vista la fiducia, ben ripagata, concessa a Quagliarella e le buone prove in zona “fantasia” di Correa e Alvarez. Dopo vari esperimenti, e alcuni errori, l'”Aeroplanino” ha capito che il “Tucu” e Cassano in campo si calpestano i piedi, così come non ben assortita è la coppia composta da lui e il Quaglia. Incursori attenti alla fase difensiva come Eder e Carbonero non ci sono più e Montella ha dovuto cambiare non poco dalla cintola in su per trovare un nuovo equilibrio, a costo di sacrificare un uomo chiave come Cassano.
A Verona per trovare continuità
Sabato a Verona si ritroveranno i “gemelli” della corsa Champions del 2010, ma Pazzini, squalificato, sarà in tribuna, mentre Antonio dovrebbe ancora accomodarsi in panchina, nonostante l’assenza ordinata dal Giudice Sportivo di Correa. Per confermare quanto di buono ha mostrato contro il Frosinone, la Samp deve fare punti contro il Verona dell’ex Delneri. Ma Toni e compagni sono veramente all’ultima spiaggia e si lanceranno all’attacco sin dal primo minuto.
Contro l’Hellas, Montella non ha intenzione di sbilanciarsi e rischiare l’ennesimo capitombolo esterno, per questo al posto di Correa potrebbe giocare un centrocampista, come Krsticic o Barreto, con il conseguente avanzamento di Soriano. Non da scartare del tutto però, solo le ipotesi Lazaros e Muriel, anche se il colombiano si è giocato molto con quel colpo di tacco inopportuno contro l’Inter. E Cassano? Ci sarà spazio per lui almeno a gara in corso? O per lui saranno altri 90′ da spettatore? E in tal caso, come la prenderà questa volta il “nuovo” Cassano?