Il Genoa affronta al Bentegodi un Chievo Verona rinnovato nella guida tecnica. A Eugenio Corini è subentrato Rolando Maran, che da calciatore è stato una bandiera clivense. Gasperini è alle prese con un ambiente scosso dalle sue dichiarazioni nel post Genoa-Empoli, dove ha criticato i tifosi rei di aver fischiato i giocatori del Grifone, autori di un pareggio interno per 1-1.
TABELLINO: CHIEVO – GENOA 1-2
MARCATORI: 36′ Zukanovic (C), 72′ Matri, 83′ Pinilla (G).
CHIEVO (4-2-3-1): Bardi; Frey, Zukanovic, Dainelli, Biraghi; Radovanovic, Hetemaj; Schelotto, Birsa (56′ Lazarevic), Meggiorini (65′ Pellissier); Paloschi. Allenatore: Maran.
GENOA (3-4-3): Perin; Roncaglia (53′ Greco), De Maio, Burdisso; Edenilson, Kucka (78′ Falque), Bertolacci, Antonelli; Perotti, Pinilla, Lestienne (53′ Matri). Allenatore: Gasperini.
Arbitro: Di Bello.
AMMONITI: Meggiorini, Radovanovic, Zukanovic (C), Burdisso, Kucka, Greco (G)
ESPULSI: Radovanovic (C) al 73′.
CRONACA LIVE: Dopo i primi dieci minuti di studio, è il Chievo ad avere la prima occasione: gran colpo di testa di Zukanovic, si supera Mattia Perin, che vola sulla sua destra e toglie il pallone da sotto la traversa. Al 13′ invece è Paloschi a farsi vedere nell’area avversaria, su un lancio in profondità difficile da agganciare: l’ex attaccante rossoblù prova a colpire al volo ma non trova la porta. La partita è da subito molto nervosa, Meggiorini viene ammonito al 15′ per un bruttissimo fallo su Andrea Bertolacci. Nicolas Burdisso, al 22′, è invece il primo genoano a finire sul taccuino dei cattivi dell’arbitro Di Bello. Il ritmo non è altissimo, ma il Chievo impone un pressing molto aggressivo. Al 26’minuto Radovanovic falcia Pinilla e diventa il terzo ammonito della gara. Intorno alla mezz’ora, ancora poco calcio e tanti calci: un Kucka un po’ spaesato entra in scivolata su Hetemaj e riceve lui pure un cartellino giallo. La svolta arriva al 36′. L’ex Birsa batte verso l’area una punizione da 40 metri, la difesa rossoblù è immobile e il difensore Zukanovic mette in rete indisturbato con un piattone sinistro. Il Genoa è sotto dopo 45 minuti giocati davvero male, dove è riuscito a farsi vedere dalle parti di Bardi solo a pochi secondi dall’intervallo, con un tiraccio di un Pinilla, mai servito a dovere dai suoi compagni.
Il Genoa di inizio ripresa sembra più tonico. Al sesto, primo spunto di Lestienne che da sinistra mette in mezzo un bel pallone, su cui però non arriva nessun compagno. Sarà l’ultima giocata del belga, che pochi minuti dopo esce molto contrariato per far posto ad Alessandro Matri. Gasperini inserisce anche Leandro Greco al posto di Roncaglia, cambiando totalmente volto ai suoi, schierati con un 4-4-2. L’ex centrocampista di Roma e Olympiakos però non si presenta bene, venendo subito ammonito per un fallaccio su Paloschi. Al 15′, ancora un super Perin salva i rossoblù, tuffandosi sulla sua destra per mettere in angolo un gran diagonale dello stesso centravanti clivense. Tre minuti dopo arriva anche la prima mossa di Maran: fuori un ex dentro un altro, esce Birsa, entra Lazarevic. Il nuovo entrato si rende subito pericoloso con un bel tiro a giro, di poco a lato. Il secondo cambio di Maran avviene al 25′ minuto, con l’ingresso in campo del sempiterno Sergio Pellissier al posto di un Meggiorini poco incisivo ma molto generoso. La partita cambia al 25′: palla sporca nell’area del Chievo, Matri si dimostra ancora una volta un bomber di razza trovando la zampata decisiva e il gol del pareggio. I ragazzi di Maran accusano clamorosamente il colpo e un minuto dopo Radovanovic contrasta aggressivamente Bertolacci a pochi metri dalla porta: per l’arbitro Di Bello è calcio di rigore e secondo giallo per il centrocampista clivense, che deve così lasciare il campo. Sembra il momento della rinascita, ma Bardi rovina tutto, parando con un gran volo un rigore calciato non troppo bene da Mauricio Pinilla. Scampato il pericolo, Maran corre ai ripari: esce Paloschi per far posto a un altro centrocampista, l’ennesimo ex, Cofie. Gasperini fa il suo terzo cambio al 33′, togliendo uno spento Kucka per inserire Falque, esterno di ruolo. Il Genoa attacca, forte dell’uomo in più, ma a rendersi pericoloso è ancora il Chievo, questa volta in contropiede. Al 37′ Schelotto si invola verso la porta del Grifone, conclude ma trova i guanti di Perin. Ma il Genoa è ormai padrone del campo e concretizza il predominio al 39′: gran palla di Bertolacci per Perotti sulla destra, cross al centro dell’argentino, torre di Matri per Pinilla che si fa perdonare subito l’errore dal dischett0 mettendo in rete da pochi passi. Dopo la peggior prestazione stagionale, il Genoa tira fuori l’orgoglio e si porta in vantaggio. Un Chievo incredulo sembra ormai svuotato di ogni energia. Ammonito l’autore del gol Zukanovic al 42, ma ormai non c’è più tempo. Il Genoa gioca malissimo per un’ora, ma con Matri e Pinilla insieme trova una rimonta fondamentale.