Preziosi: “Il mio ‘peso’ nell’affare Lestienne”

boissano

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Il numero uno del Genoa in un’intervista-fiume rilasciata al Secolo XIX snocciola i conti del Grifo al termine della sessione di mercato estiva. La sua contentezza per aver assemblato una rosa all’altezza in tempi di spending review, i retroscena del prestito di Lestienne e il punto sulla trattativa coi cinesi.

È un Enrico Preziosi sereno quello che “si apre” al maggiore quotidiano genovese per fare il punto sul Grifone a tre giorni dalla chiusura di un mercato come sempre ricco di sorprese per i tifosi rossoblu. Non è tempo, per nessuno in Serie A, di grandi investimenti e allora via con il rientro dalle perdite degli anni scorsi e con il taglio agli stipendi, ma sempre con un occhio ben vigile al campo, dove per Gasperini sono arrivati giocatori di buone prospettive: «Volevamo mettere in sicurezza i conti e aumentare la qualità della rosa. Ci siamo riusciti, abbassando anche il monte ingaggi di una ventina di milioni. Abbiamo gettato le basi per rendere la società più forte, la situazione è nettamente migliorata». 
Pegli: tanti sono quelli partiti, come tanti sono i nuovi arrivati. Starà a Gasperini ricreare ancora una volta il suo Genoa, quello che lotta, aggredisce e non molla mai, consapevole però quest’anno di poter contare anche su ottime individualità, frutto di ghiotte occasioni offerte dal mercato e puntualmente sfruttate dalla dirigenza rossoblu. Per i giudizi però è ancora presto: «Il voto lo faccio dare al campo. Ci sentiamo sereni però, ripeto, il giudizio lo dà solo il campo. Avevamo poche risorse da investire, abbiamo portato a casa quello che volevamo. E le cessioni vere sono state un paio, Vrsaljko e Gilardino».
A far sorridere il patron del Grifone sono anche i conti societari, decisamente risanati rispetto al passato: «Abbiamo speso circa un milione e mezzo, abbiamo incassato circa 16 milioni. Ci siamo riusciti portando avanti il lavoro già iniziato a gennaio. Abbiamo ridotto il monte ingaggi da 54 a 36 milioni. Abbiamo fissato un tetto agli stipendi. Grazie anche ai diritti televisivi, se non avessimo un po’ di pregressi negativi, la società sarebbe in attivo».
Non intende però prendersi tutto il merito della buona riuscita delle operazioni di mercato, il presidente del Genoa, che elogia i suoi collaboratori e la grande sintonia che li lega: «Tutti gli acquisti sono stati fatti in sintonia con Gasperini, Fabrizio e Milanetto. Su ogni giocatore abbiamo riflettuto parecchio. Tutte scelte condivise. L’unico su cui ho fatto valere un po’ di più il mio “peso” è stato Lestienne».
E sì, perché sull’ultimo acquisto, quello della giovane ala belga, Preziosi rivela di essersi esposto in prima persona, concludendo un vero e proprio affare low-cost: «Chi conosce il calcio conosce Lestienne. Ci vuol poco per capire quello che vale. Un fondo del Qatar lo ha acquistato per più di 10 milioni, sono stato bravo e fortunato a prenderlo. Ha un riscatto impossibile per noi ma mai dire mai, chissà. Intanto ce lo godiamo, il mister lo ha visto all’opera e ha convenuto con me che ha doti importanti». Così come Perotti, elemento da rivalutare, ma di qualità, costato solo 300mila euro.
Gian Piero Gasperini ha fissato come obbiettivo del Genoa una salvezza più tranquilla dell’anno scorso, ma le reali potenzialità della compagine rossoblu sono ancora tutte da scoprire: «Io non minaccio allenatore e giocatori, come fanno altri… Battute a parte, l’obiettivo è quello di non soffrire, di arrivare nella parte sinistra. Se poi arriveremo 11esimi, non mi arrabbierò…».
In coda, le ultime notizie sui cinesi, la cordata di investitori che potrebbe portare nuova liquidità alle casse di Villa Rostan: «Nessuna, la situazione resta in stand by. Ora si stanno dedicando a un’altra importante operazione, extra calcio, e sono concentrati su quella. Se non ci saranno sviluppi e il loro interesse verrà meno, mi impegno a rendere pubblici i documenti della trattativa. Il club sta meglio ma resta quello che ho già detto: se si presenterà qualcuno con più mezzi e maggiori capacità del sottoscritto, sono pronto a farmi da parte, nell’interesse del Genoa. Finora però non si è presentato nessuno e allora vado avanti cercando di fare il meglio possibile. Pensando già alla festa per i 121 anni. Festeggiati ancora in serie A. Ne sono orgoglioso».
 

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