Festival dello Sport: le voci della conferenza

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È stato presentato questa mattina il primo Festival dello Sport genovese, organizzato da Nao Events con il patrocinio di Regione Liguria, Comune di Genova e Municipio Medio-Levante. L’evento, ospitato dal Palasport della Fiera di Genova, durerà dal 12 giugno al 13 luglio.

Ad aprire la conferenza, svoltasi nella Sala Giunta nella sede della Regione Liguria, è stato proprio il padrone di casa, l’assessore allo sport Matteo Rossi. «Per chi come me conosce lo sport e proviene da questo mondo si tratta di un evento importantissimo, che finalmente mette Genova e la Liguria al pari di tante altre città italiane, già attive nell’ambito del turismo sportivo. Contiamo di attrarre un buon numero di visitatori da fuori regione ma soprattutto genovesi, che magari non possono permettersi di andare in vacanza, particolarmente in questi tempi di crisi. Ci sarà l’opportunità di provare tantissimi nuovi sport come il beach hockey, o la possibilità di giocare al divertentissimo calcio-balilla umano. Dobbiamo pensare a una Liguria più felice, stiamo lavorando a tante altre sorprese, speriamo che il Festival dello Sport sia di buon auspicio per il futuro».

Parola agli organizzatori. Domenico Scidone non vede l’ora di iniziare questa avventura. «Tutto è cominciato un anno fa, quando io e il mio socio Marco Bracco abbiamo avuto questa idea, questo sogno della cittadina dello sport nel cuore di Genova. Sarà una grande occasione di divertirsi, imparare e stare tutti insieme, non solo sui campi ma anche davanti al megaschermo di 24 metri quadrati su cui verranno proiettate partite dei Mondiali di Calcio, ogni giorno. L’obiettivo è cercare di impegnare i visitatori anche per giornate intere, offrendo un’ampia scelta di sport praticabili, dai più diffusi ai meno tradizionali, come il “padel”, un interessante incrocio tra tennis e squash. Saranno organizzati tantissimi tornei, ma ci sarà la possibilità di provare semplicemente a giocare, con un minimo contributo di un euro, che per altro devolveremo all’Istituto Scientifico Tumori. Come ovvio, avremo grande attenzione per i più giovani. Ci sono due Camp per bambini dai 6 ai 14 anni, entrambi dalle 7,45 alle 18, uno sull’aspetto più fisico e tecnico dello sport, l’altro sull’educazione al fairplay. I partecipanti potranno divertirsi, mangiare e imparare da grandissimi campioni del passato come Tomas Skuhravy e Fabrizio Casazza. Sempre sotto l’aspetto formativo, stiamo cercando di completare l’organizzazione di tre workshop, sempre in tema sport, educazione e salute. Non mancheranno musica e buon cibo: ci saranno alcuni ristoranti, stand gastronomici e concerti».

La Fiera di Genova è sempre più protagonista di eventi importanti per la città. Non nasconde la sua soddisfazione il responsabile commerciale Luca Figari. «Siamo stati spesso criticati, ma il lavoro che stiamo facendo è straordinario. Abbiamo iniziato alla grande questa estate e vogliamo proseguire ancora meglio con il Festival dello Sport, all’insegna del divertimento e soprattutto dei giovani. Ci fa piacere poterci aprire sempre di più alla città, a testimonianza del nuovo corso che stiamo vivendo, nonostante la crisi. Scommettiamo molto su questo evento, siamo orgogliosi di ospitarlo».

Sotto l’aspetto puramente sportivo, sentiamo Marco Bracco. «Il Festival sarà un evento innovativo in tutti i campi. Stiamo cercando di importare tante discipline, per lo più estive, che in altre regioni italiane hanno già avuto un enorme successo. Penso al beach soccer, qui a Genova abbiamo una grande squadra, che ci ha aiutato a trovarne altre 24 per un fantastico torneo nel campo costruito ad hoc al Palasport. La speranza è quella di ottenere risultati altrettanto buoni in tutti gli altri nuovi sport, magari con il footgolf, in grande crescita, il beach hockey e soprattutto il padel, che conta già 3 milioni di praticanti in Spagna. Avremo l’aiuto di giocatori provenienti proprio da Madrid, che cercheranno di spiegare il gioco, oltre a esibirsi. Per il diving, sempre suggestivo, saranno con noi anche i carabinieri, nell’anno del loro bicentenario. Abbiamo cercato di pensare a tutte le fasce di età, dai bimbi ai pensionati, creando piccoli percorsi per il minigolf, campi gonfiabili, campi da bocce. Alcune attività dai costi logistici più alti saranno a pagamento, come i Go Kart, ma terremo sempre una parte del ricavato per devolverla all’IST. In generale, sarà tutto aperto e gratuito. Una nota di colore, abbiamo pensato a serate a tema in base alla partita dei mondiali in programma. Ad esempio, quando giocherà il Brasile avremo i ballerini di Capoeira, mentre la partita tra Francia ed Ecuador sarà una grande occasione per la foltissima comunità ecuadoriana genovese di vivere una serata speciale. Appuntamento al 12 giugno».

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