Una bella Samp cade alla Juventus Stadium 4-2, la cura Mihajlovic continua a funzionare in casa blucerchiata.
La Samp lotta, va sotto più volte, ci crede, va vicinissima all’impresa ma non riesce a fermare il rullo compressore juventino che vola in classifica e centra la dodicesima vittoria di fila.
Il calcio non è facile da capire, ci sono situazioni simili, quasi uguali, che per pochi centimetri cambiano la storia di una partita. Succede allo Juventus Stadium tra il 74’ e il 77′: Gabbiadini pennella il sinistro che sbatte sulla traversa, Pogba fa lo stesso con il destro ma il suo tiro si infila all’incrocio dei pali. La storia di Juventus-Sampdoria finisce lì, è il fenomeno juventino a fissare il 4-2 finale spegnendo l’ardore con cui la Samp non si era arresa per più di un’ora davanti alla squadra più forte d’Italia. La Juventus di Conte è imbattibile al momento, vince la dodicesima gara di fila e sbatte la porta in faccia alla Roma che poco prima aveva battuto il Livorno 3-0.
La Samp di Mihajlovic è ancora una volta bella, battagliera, ordinata, offensiva. Un’altra pioggia di complimenti l’aspetta. Perché non è facile essere colpiti due volte in 20 minuti da Vidal e Llorente allo Stadiume trovare il modo di reagire fino a indurre Barzagli a spedire nella propria rete il cross di Gabbiadini. Ancora meno facile è rialzarsi dopo il rigore che riporta i bianconeri sopra di due gol. La cura Mihajlovic però incide la mente dei giocatori e così si rientra in campo per la ripresa con il fuoco negli occhi, Buffon fa il miracolo su De Silvestri ma non ferma la Samp che trova con Gabbiadini il tap in vincente. E’ 3-2, il resto della storia è nota: una palla sbatte sulla traversa, l’altra va dentro. Alla Juve i punti, alla Samp i complimenti di tutti, per ora ai blucerchiati può bastare così.