Il prossimo week end, nella ricorrenza del 50° anno dalla scomparsa e del 100° anno dalla sua nascita, si svolgerà a Genova presso il Paladiamante (Via Felice Maritano 36) il 17° Trofeo Galà Gino Bianchi, promosso dalla Regione Liguria e patrocinato dal Comune di Genova con organizzazione a cura della ASD Tegliese in collaborazione con l’Associazione Italiana Ju Jitsu e Discipline Affini.
Sono iscritti al primo appuntamento nazionale della stagione 2014 ben 400 atleti provenienti da Lombardia, Piemonte, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia oltre, ovviamente, da tutta la Liguria. Sabato pomeriggio, sul tatami, saliranno i bambini/e e ragazzi/e dai 6 agli 11 anni, con prove di Agonistica, Accademia e Fighting System. Domenica toccherà a Esordienti, Speranze, Junior e Senior dai 12 ai 35 anni, con prove di Accademia e Fighting System.
La manifestazione, organizzata in ricordo del M° Gino Bianchi, è la testimonianza che l’Associazione Italiana Ju Jitsu, riconosce e identifica il suo metodo di insegnamento di base con quello fondato dal M° Gino Bianchi. Tutto questo, nonostante negli anni si sia sviluppato anche un Ju Jitsu agonistico, oggi praticato a livello nazionale ed internazionale, che l’AIJJe DA segue in prima persona essendo l’unica organizzazione nazionale riconosciuta e membra della JJIF (Ju Jitsu International Federation)
Fondamentale è stato in tutti questi anni all’interno dell’AIJJeDA, il contributo dei maestri genovesi e liguri allo sviluppo della “Dolce Arte”, tra i quali ricordiamo il M° Luciano Mazzaferro, organizzatore del Galà Gino BIANCHI, il M° Giuseppe Dioguardi primo Presidente dell’AIJJ, il M° Rinaldo Orlandi attualmente membro del Board della IWGA International World Games Association e precedente Presidente dell’ JJIF, sino ad arrivare al M° Dario Quenza attuale Presidente dell’Associazione Italiana JU Jitsu e membro del Board della Federazione Europea (JJEU- Ju Jitsu European Union).
IL JU JITSU E GENOVA
Fu Gino Bianchi, nel secondo Dopoguerra, a portare e diffondere il Ju Jitsu in Italia. Già campione militare di savate, era impegnato durante la Seconda guerra mondiale col contingente italiano nella colonia giapponese di Tien Sing (Tianjin) in Cina dove venne a contatto con questa disciplina e ne rimase colpito per l’efficacia. L’opera di diffusione iniziò a Genova, nella palestra di via Ogerio Pane, dove il Maestro Bianchi insegnava gratuitamente a cinque/sei allievi nel difficile clima di ristrettezze del secondo dopoguerra.
Dal lontano 1946, il metodo Bianchi, con il principale obiettivo dell’autodifesa e non recare offesa diretta, si diffonde a macchia d’olio in tutta Italia sino a essere riconosciuto negli anni Settanta dalla Federazione Italiana Karate (ora FIJLKAM) ed in seguito la scuola di Ju Jitsu nata a Genova contribuisce alla fondazione delle federazioni europea e mondiale. Nel 1948 Bianchi apre quella che sarebbe diventata la sede principale e punto di riferimento per il Ju Jitsu in Liguria: la palestra di Salita Famagosta.
Nel 1956 il libro “La dolce arte del Samurai” rappresenta la più grande eredità, a livello di testi, trasmessa dal Maestro ai suoi allievi e contenente tutti i suoi pensieri sulla difesa personale. Questa tecnica si fondava sull’efficacia al di là della forma (libertà di esecuzione e di forma), sulla prontezza di riflessi, la calma, la serenità ed il controllo dell’emotività. Negli anni cinquanta nasce anche l’O.L.D.J. (Organizzazione ligure divulgativa del Ju Jitsu) che raggiungerà in breve tempo 5000 soci tesserati. Dopo la scomparsa del Maestro, avvenuta nel 1964, la palestra di salita Famagosta viene tenuta in vita sino al 1973 dai suoi allievi.
Nel 1965 la Fed. Ital. Autonoma Ju Jitsu (creata da Bianchi) si trasforma in Fed. Naz. Ju Jitsu. Sciolta la Federazione nel 1972, questa disciplina entra a far parte nella FIK (Fed. Ital. Karate), poi diventata Fikda. Nel 1979 c’è l’ingresso del Ju Jitsu nella Fikteda (Fed. Ital. Karate, Taekwondo e Discipline Affini). Intanto, a livello internazionale, il 1987 è l’anno di fondazione della International Ju Jitsu Federation (IJJF). Nello stesso anno, con lo scioglimento della Fikteda, una parte di Società di Ju Jitsu entra provvisoriamente nella FILPJ (poi FIJLKAM), comprendente una Commissione Nazionale coordinante il Ju Jitsu, mentre la maggior parte dei praticanti fonda l’Associazione Italiana Ju Jitsu e Discipline Affini (Aijjeda), presieduta oggi da Dario Quenza e riconosciuta dalla Ju Jitsu International Federation (vicepresidente il genovese Igor Lanzoni) che è componente di Sportaccord (organizzatore dei Combat Games), dell’Assemblea Generale delle Fed. Sportive Internazionali e dell’International World Games Association (org. World Games discipline olimpiche e non).