Nella prima edizione del Premio Internazionale Edoardo Mangiarotti, assegnato a Milano lo scorso 25 novembre, nell’affollata Sala Marco Biagi del Palazzo Lombardia, Carola, figlia di Edoardo, ha aperto la cerimonia con queste parole: “Papà credeva nei giovani, lo ripeteva sempre: per i giovani lo sport è tutto. E´ per questo che il premio è riservato a loro”. Questo premio, patrocinato dal Coni e dalla Regione Lombardia, intende ricordare il più grande e medagliato schermitore italiano (vincitore di 6 medaglie d´oro, 5 d’argento e 2 di bronzo alle Olimpiadi con il corollario di 13 titoli mondiali). La moglie Camilla e la figlia Carola, unitamente all´Associazione delle Medaglie d´Oro al Valore Atletico, ai Benemeriti del Comune e della Provincia di Milano, alla Federazione Italiana Scherma – Comitato Regionale FIS, al Panathlon International Club Milano, al Premio Emilio e Aldo De Martino, all´Unione Nazionale Veterani dello Sport e alla Gazzetta dello Sport, hanno indetto questo premio, con lo scopo di offrire riconoscimento e risonanza ai giovani impegnati in ambito sportivo. Riservato a chi, tra i 18 e i 30 anni, si sia particolarmente distinto in qualunque attività sportiva riconosciuta dal Coni o che abbia realizzato, in vari ambiti, progetti particolarmente efficaci per la pratica e la diffusione dello sport. Il premio prevede una borsa di studio per il vincitore e 4 menzioni d´onore ad altrettanti giovani atleti.
Tra gli 85 candidati, in rappresentanza di 34 discipline sportive, è stata proclamata vincitrice Martina Caironi, ventiquattrenne bergamasca brillante e capace, con indubbie doti intellettive oltre che atletiche. Martina ha fatto della sua grave difficoltà un valore aggiunto da usare per se stessa e per gli altri. Senza mai perdere il sorriso e la positività, è diventata, nella categoria amputati T42, campionessa olimpica dei 100 metri alle Paralimpiadi 2012 di Londra e campionessa mondiale dei 100 m e del salto in lungo ai mondiali di Lione 2013.
“Come Edoardo, che era un mito per me quando sognavo le Olimpiadi – ha detto Antonio Rossi, assessore regionale allo Sport e Politiche per i giovani – Caironi è un esempio per tanti atleti. Ha già vinto un oro olimpico alle Paralimpiadi di Londra sui 100 metri, i titoli mondiali dei 100 m e del salto in lungo e le auguro di continuare su questa strada, come fulgido esempio di positività e amore per la vita”.
“Martina – ha sottolineato l´assessore – ha avuto la meglio all´interno di un lotto di 85 candidature e sono contento di vedere riconosciuti il suo valore sportivo e umano, ma anche la sua tenacia, con questo premio che ricorda il grande lombardo Edoardo Mangiarotti, quarto atleta più medagliato ai Giochi olimpici al mondo e il primo a livello nazionale”.
La giuria ha assegnato le quattro menzioni d´onore: al milanese Matteo Bonato, per una proposta motoria rivolta alle persone affette dall´AIDS, alla brasiliana Ana Beatriz di Rienzo Bulcao, per la sua storia di vita, di sport e di solidarietà, alle fiorentine, Ilaria Stefanini, per lo sviluppo del progetto “Over the limits” di Marco Calamai ed a Claudia Banchelli, per essersi trasformata in insegnante ed aver portato il suo sport, il softball, in un campo profughi Saharawi”.
Il presidente Nazionale UNVS G.P. Bertoni, il presidente UNVS La Spezia Francesca Bassi, ed il presidente UNVS Pistoia Francesca Bardelli, tra i personaggi della cerimonia sportiva.