Carattere, grinta e cuore. E’ la nuova Samp di Sinisa Mihajlovic per un nuovo corso iniziato soltanto da tre giorni. Non basta per portare a casa i tre punti contro una Lazio fortunata nel rimettere in parità l’incontro nel quarto ed ultimo minuto di recupero. A Soriano, risponde così Cana.
Grande accoglienza per Sinisa Mihajlovic, alla sua 100a panchina in Italia e chiamato a risollevare una Samp che ora è ultima in classifica per via del successo del Chievo nel derby di Verona. La Samp passa al 4-2-3-1, con Palombo spostato a centrocampo, Gabbiadini esterno destro d’attacco e Krsticic ad agire alle spalle di Pozzi. In casa Lazio Petkovic torna al 3-4-3. Sulla fascia sinistra il recupero di Lulic, equilibrio in mediana con Ledesma e Onazi ed in attacco fiducia ancora a Keita dopo la rete con il Parma.
Primo tempo giocato sul filo dell’equilibrio, basato su tanta corsa di entrambe le squadre ma con pochissime occasioni da rete. Equilibrio spezzato dall’espulsione di Krsticic dopo 30 secondi della ripresa. Orsato non ha esitato a estrarre il rosso diretto al serbo, già ammonito, dopo un brutto intervento su Ledesma. Una Lazio pasticciona non ne ha approfittato ed è andata vicina alla marcatura soltanto con il neoentrato Perea (clamoroso palo), poi al 21′ il gol di Soriano, da poco entrato in luogo di un buon Wzolek. Bomba di Gabbiadini ed il pallone, respinto all’indietro da Marchetti, finisce sulla traversa. Irruzione del giovane centrocampista sampdoriano per il tap in vincente. Lazio impietrita e, all’apparenza, non sufficientemente lucida per cercare nei minuti di recupero il pari. Lanci lunghi, poche idee ma nel recupero, sull’ultimo contrattacco, Cana punisce una difesa mal disposta. 1-1. Inizio al rallentatore per Mihajlovic e classifica sempre durissima, ma almeno cuore, corsa e carattere, questa volta, non sono mancati.